Flat Tax Veneto, allarme della Cisl: “Risultati preoccupanti per le categorie a reddito più basso”

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Una eventuale introduzione della Flat Tax in Italia come in Veneto colpirebbe le categorie a reddito più basso. È questa la conclusione alla quale giunge Cisl Veneto dopo una simulazione svolta sulla base delle dichiarazione dei redditi presentate presso i propri Centri di assistenza fiscale.

Quanto sarebbe emerso da questo studio valutativo sarà esposto in una conferenza stampa che la Cisl ha convocato per domani, venerdì 16 settembre 2022, alle 12 a Mestre-Venezia, presso la sala “Tina Anselmi” della propria sede di via Torino.

All’evento è stato dato un titolo esplicativo: “Flat tax: impatti e rischi di una sua applicazione. Presentazione dati Caf – Cisl Veneto”. Intervengono Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto, e Stefania Pasian, direttore di CAF Cisl Veneto.

La Cisl Veneto che si è interrogata sugli effetti di una possibile introduzione della Flat Tax sostiene di aver svolto la propria simulazione su ben 365mila dichiarazioni dei redditi presentate nel 2021 da cittadine e cittadini veneti, lavoratori dipendenti e pensionati, attraverso i 150 sportelli di Cisl disseminati in tutte le province venete.

“I dati relativi – viene affermato in un comunicato stampa – sono stati ora elaborati per offrire una loro lettura alla luce di una possibile applicazione della flat tax, misura ricomparsa in alcune proposte di riforma in materia fiscale, in vista delle prossime elezioni politiche, che per tutti i contribuenti appiattirebbe, appunto, l’aliquota di tassazione al 15% o al 23% dei redditi, secondo due diverse proposte, sostituendo le attuali aliquote e scaglioni Irpef.

Si è analizzato quale sarebbe l’impatto di tale proposta sulla platea dei contribuenti veneti che si sono rivolti l’anno scorso al Caf della Cisl, con risultati preoccupanti per le categorie a reddito più basso.

Un tema, quello fiscale – prosegue la Cisl – che da tempo sollecitiamo come centrale incalzando la politica sulla necessità di una riforma complessiva e che ora nella sua Agenda sociale chiede sia messo al centro del dibattito di questa campagna elettorale in un’ottica di maggiore giustizia”.