Fogazzaro, dopo stop assemblea su “Raccont dai Territori” interviene on. De Cristofaro (AVS): “Valditara cosa intende per contraddittorio?”

76
liceo fogazzaro palestina
Liceo Fogazzaro

Dopo la cancellazione dell’assemblea al Liceo Fogazzaro su “Racconti dai territori”, il capogruppo AVS Peppe De Cristofaro attacca la circolare del ministro Valditara e chiede chiarimenti in Aula: “Così si censura il dibattito”.

La cancellazione dell’assemblea studentesca “Racconti dai territori” al Liceo Fogazzaro di Vicenza continua a suscitare reazioni anche a livello nazionale. Dopo le prese di posizione di associazioni, sindacati, partiti e amministratori locali e dopo la lettera inviata al Presidente Mattarella da genitori e insegnanti, sul caso interviene ora il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra al Senato, Peppe De Cristofaro, che chiama direttamente in causa il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

Nel suo intervento in Aula a Palazzo Madama, De Cristofaro ha definito “molto gravi” le conseguenze prodotte dalla circolare ministeriale sul contraddittorio nelle assemblee studentesche, che nelle scorse settimane ha portato alla cancellazione di iniziative analoghe non solo a Vicenza, ma anche in altre città come Bologna e Napoli. Al centro della polemica, ancora una volta, il tema della Palestina e del genocidio in corso a Gaza.

Secondo il senatore di AVS, la richiesta di garantire un contraddittorio su temi come questi rischia di trasformarsi in una vera e propria censura preventiva: «In un liceo di Vicenza – ha ricordato – è stata cancellata un’assemblea degli studenti sul genocidio a Gaza perché non sarebbe stato assicurato il contraddittorio previsto da una circolare del ministro». Una situazione che, per De Cristofaro, impone un chiarimento politico immediato.

Da qui la richiesta esplicita: Valditara venga in Aula alla riapertura di gennaio, che coinciderà anche con il ritorno a scuola degli studenti, per spiegare «cosa intende esattamente per contraddittorio quando si parla della vicenda palestinese e del genocidio di Gaza». Un interrogativo che il senatore rende ancora più netto con una provocazione: «I ragazzi, oltre a invitare obiettori israeliani critici verso il loro governo, avrebbero dovuto invitare anche un ufficiale dell’esercito israeliano che quel genocidio lo nega o addirittura lo sta compiendo?».

De Cristofaro denuncia quella che definisce una “incredibile par condicio”, portando il ragionamento su un piano più generale: «Se degli studenti volessero organizzare un’assemblea sulla mafia, per assecondare questa logica dovrebbero invitare un magistrato e un mafioso per garantire il contraddittorio?». Un paragone volutamente forte per sottolineare, secondo AVS, l’assurdità di un’applicazione rigida e ideologica del principio di pluralismo.

L’intervento del capogruppo del gruppo Misto del Senato si inserisce in un dibattito sempre più acceso sul ruolo della scuola come spazio di confronto, formazione critica e partecipazione democratica. Il caso del Fogazzaro, partito da Vicenza, è ormai diventato un simbolo nazionale delle tensioni tra autonomia scolastica, libertà di espressione degli studenti e indirizzi politici del Ministero.

In attesa di un chiarimento ufficiale da parte del ministro Valditara, la vicenda continua ad alimentare interrogativi profondi su quale idea di scuola e di cittadinanza si voglia costruire nel Paese.