Francesco Lollobrigida e la “sostituzione etnica”, Giorgia Meloni se la prende con la satira ma non con i suoi ministri

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Sostituzione etnica denunciata da Lollobrigida, by Almor e Claudio Mellana
Sostituzione etnica denunciata da Lollobrigida, by Almor e Claudio Mellana

Al congresso della Cisal di un paio di giorni fa, Francesco Lollobrigida, ministro dell’agricoltura e sovranità alimentare per essere il cognato di Giorgia Meloni per meriti ed indiscussa competenza nel settore, se ne esce con la storia della sostituzione etnica. Ovvero quella teoria complottista, molto in auge tra i partiti di estrema destra, per cui non meglio identificate lobby della plutocrazia mondiale cercherebbero di riempire l’Italia e l’Europa di stranieri, sbiadendo la nostra cultura, le nostre radici e la nostra identità nazionale… ma intensificando il livello di melanina.

Ovviamente il povero Lollo è stato sommerso di critiche e sberleffi, nell’assordante silenzio di Giorgetta nostra, che quando era all’opposizione sembrava un leone, mentre al governo di fronte ai problemi sembra più un opossum: si finge morta.
Il vignettista Natangelo, del Fatto Quotidiano, ci fa una vignetta, in cui si vede un ragazzone di colore a letto (presumibilmente stando ai commenti dei politici e dei media) n
con la moglie di Lollo, Arianna, che – incidentalmente – è la sorella di Giorgia Meloni (che poi, pensa che fortuna Giorgetta nostra: hai bisogno di un ministro dell’agricoltura e te lo ritrovi in casa…).
Sostituzione etnica, la vignetta di Natangelo sul Fatto Quotidiano
Sostituzione etnica, la vignetta di Natangelo sul Fatto Quotidiano

Subito, la Premier, ritrova la parola, con piglio indignato e lacrimoso: “Quella ritratta nella vignetta è Arianna. una persona che non ricopre incarichi pubblici [in effetti almeno un sottosegretariato poteva darglielo, checcacchio] colpevole su tutto di essere mia sorella [più che altro colpevole di essere moglie di tuo cognato…]. Sbattuta [per la verità la vignetta ritrae un momento precedente] in prima pagina con allusioni indegne [perché l’amante è nero?], in sprezzo di qualsiasi rispetto verso una donna, una madre [una cristiana!], una persona la cui vita viene usata e stracciata solo per attaccare il Governo considerato nemico.

E il silenzio assordante [tipo il tuo, sulle teorie complottiste di tuo cognato Lollobrigida?] su una cosa del genere, da parte di quelli che dalla mattina alla sera pretendono di farci la morale [tipo me?], dimostra plasticamente [tipo la Santanchè] la malafede dalla quale siamo circondati.
Ma se qualcuno pensa di fermarci così [con le vignette] si sbaglia di grosso. Più sono circondata da questa ferocia, più sono convinta di far bene il mio lavoro [a cosa servono gli indicatori economici, quando si è circondati dalla ferocia?]. Con amore [per parenti e affini]. La cattiveria senza limiti la lasciamo agli autoproclamatisi buoni”. 
Che commozione!
C’è da dire che io l’imbarazzo ed il tentativo di buttarla in caciara della Meloni lo capisco bene. Difficile prendere posizione sulle cazzate teorie del cognato, quando era stata lei stessa a parlare di sostituzione etnica nei passati comizi (quando era ancora, beata, all’opposizione e nessuno le faceva le pulci su quello che diceva). Aveva pure scoperto ed indicato il capo della cospirazione plutocratica mondiale: il mefistofelico George Soros. Fossi stato Natangelo avrei disegnato lui, a letto con la sorella.

La vignetta in copertina è dei nostri Claudio Mellana e Almor, qui le altre loro vignette