Appello alla collaborazione dell’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole

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Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole
Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole

Di fronte al costante incremento delle spese militari e della circolazione di armi in un
contesto internazionale nel quale la guerra nucleare si profila purtroppo come possibile
nefasto orizzonte (qui il Dossier), l’Osservatorio si prefigge una decisa e costante attività di denuncia di quel processo di militarizzazione delle nostre istituzioni scolastiche già in atto da molto, troppo tempo. Le scuole stanno sempre più diventando terreno di conquista di una ideologia bellicista e di controllo securitario che si fa spazio attraverso l’intervento diretto delle forze armate (in particolare italiane e statunitensi) declinato in una miriade di iniziative tese a promuovere la carriera militare in Italia e all’estero, e a presentare le forze armate e le forze di sicurezza come risolutive di problematiche che pertengono alla società civile.
Questa invasione di campo vede come protagonisti rappresentanti delle forze militari
addirittura in qualità di “docenti” che tengono lezioni su vari argomenti (dall’inglese
affidato a personale NATO a tematiche inerenti la legalità e la Costituzione) e arriva a
coinvolgere persino i percorsi di alternanza scuola-lavoro (PCTO) attraverso
l’organizzazione di visite a basi militari o caserme. Il tutto suffragato da protocolli di
intesa firmati da rappresentanti dell’Esercito con il Ministero dell’Istruzione, gli Uffici
Scolastici Regionali e Provinciali e le singole scuole.
Riteniamo molto grave che tali attività vengano presentate mascherando quella che è
la vera natura della forza militare, nel tentativo di creare consenso attraverso un utilizzo
improprio e fuorviante di valori quali “coraggio”, “orgoglio” e “forza” o di idee astratte
quali “difesa della patria” e “missioni di pace”.
È oltremodo preoccupante il livello di collaborazione che molti atenei italiani
intrattengono con l’industria bellica attraverso cospicui finanziamenti alla ricerca o la
sottoscrizione di protocolli tra università pubbliche e forze armate. L’intreccio è
talmente forte che nel comitato scientifico della fondazione di Leonardo “Medor”
troviamo ben 16 rettori delle università italiane.
Il ruolo che la scuola riveste non è in alcun modo compatibile con l’ideologia brutale
che sta alla base di ogni guerra: questo processo di militarizzazione promuove pratiche
antitetiche a qualsiasi effettivo e sano processo educativo.
“Smilitarizzare” le scuole e l’educazione vuol dire rendere gli spazi scolastici veri
luoghi di pace e di accoglienza, opporsi al razzismo e al sessismo di cui sono portatori
i linguaggi e le pratiche belliche, allontanare dai processi educativi le derive
nazionaliste, i modelli di forza e di violenza, l’irrazionale paura di un “nemico” (interno
ed esterno ai confini nazionali) creato ad hoc come capro espiatorio. “Smilitarizzare”
la scuola vuol dire restituirle il ruolo sociale previsto dalla Costituzione italiana.
Crediamo nel ruolo fondamentale della scuola come laboratorio dove costruire insieme
a bambine/i e ragazze/i una società di pace e di diritti per tutte/i, e pertanto chiediamo
a dirigenti scolastici, insegnanti, educatori/educatrici, studenti/esse, intellettuali,
cittadine/i di aderire all’Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole firmando
questo appello e dichiarando la propria scuola luogo di pace, accoglienza e rispetto.
Chiediamo anche di farsi parte attiva nella denuncia che porteremo avanti, territorio
per territorio, di ogni intervento nelle scuole da parte delle forze militari e di sicurezza
e di ogni uso improprio delle strutture scolastiche. Chiediamo di partecipare a
un’azione coerente di informazione e di mobilitazione per estromettere la cultura della
guerra dal mondo della scuola attraverso il supporto all’Osservatorio.

La raccolta firme
Primi firmatari/e
Donatella Di Cesare, ordinaria di Filosofia teoretica, Università di Roma La Sapienza
Angelo d’Orsi, storico e giornalista, già ordinario Università di Torino
Giovanni Ricchiuti, presidente nazionale Pax Christi
Alex Zanotelli, missionario comboniano
Serena Tusini, docente, Cobas Scuola Massa Carrara
Antonio Mazzeo, docente, peace researcher
Alessandro Portelli, già ordinario di Letteratura angloamericana, Università di Roma La Sapienza
Tomaso Montanari, rettore dell’Università per Stranieri di Siena
Lucio Russo, matematico, Università Tor Vergata
Carlo Rovelli, fisico e saggista
Romano Luperini, critico letterario
Geminello Preterossi, filosofo del diritto e della politica
Rosa Siciliano, direttrice editoriale di “Mosaico di pace”
Fulvio Vassallo Paleologo, già docente di Diritto di asilo, Università di Palermo, e vice presidente ADIF
(Associazione diritti e frontiere)
Costanza Margiotta, Priorità alla Scuola
Tano D’Amico, fotografo
Ludovico Chianese, docente, Cobas Scuola Napoli
Giovanni Carosotti, docente
Ilenia Badalamenti, docente, Cobas Scuola Pisa
Giuseppe Burgio, docente di Pedagogia generale e sociale, Università di Enna “Kore”
Sara Conte, docente, Cobas Scuola Grosseto
Massimiliano Andretta, associato di Scienza politica, Università di Pisa
Anna Angelucci, docente
Roma Stefania Arcara, Dipartimento di Scienze Umanistiche, Università di Catania
Rossana Barcellona, docente, Università di Catania
Tindaro Bellinvia, ricercatore, Università di Messina
Cesare Bermani, storico
Barbara Bertani, docente, Reggio Emilia
Mauro Biani, disegnatore satirico
Marco Bistacchia, C.E.L. di lingua italiana, Università di Pisa
Stefano Bufi, docente, Cobas Scuola Molfetta
Silvano Cacciari, antropologo, Laboratorio di Cyber Security e Relazioni Internazionali (CIRLab) del Polo
Universitario Città di Prato – PIN 6
Enrico Calossi, docente di Relazioni internazionali, Università di Pisa Cristina Cassina, associata di Storia delle
dottrine politiche, Università di Pisa
Antonino De Cristofaro, docente, Cobas Scuola Catania
Marco Celentano, docente di Etica e di Filosofia morale, Università di Cassino e del Lazio Meridionale
Salvatore Cingari, Dipartimento di Scienze umane e sociali internazionali, Università per Stranieri di Perugia
Catia Coppo, docente, Cobas Scuola Terni
Franco Coppoli, docente, Cobas Scuola Terni
Miguel Mellino, associato di Antropologia culturale, Processi identitari e scenari globali, Studi Postcoloniali
e Relazioni Interetniche, Università L’Orientale di Napoli
Andrea Cozzo, ordinario di Lingua e letteratura greca, Università di Palermo
Ernesto De Cristofaro, docente presso il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Catania
Fabio de Nardis, ordinario di Sociologia politica, Università di Foggia Giovanni Di Benedetto, saggista e
docente liceo Vittorio Emanuele II, Palermo
Candida di Franco, docente, Cobas Scuola Palermo
Enrico Di Giacomo, giornalista, direttore di Stampalibera.it
Salvatore Distefano, presidente Associazione Etnea Studi Storico-Filosofici
Gabriella Falcicchio, Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Giuseppe Follino, docente, Cobas Scuola Grosseto
Elena Gagliasso, docente di Filosofia della Scienza al Dipartimento di Filosofia, Università di Roma La Sapienza
Gloria Ghetti, docente
Faenza Marcello Ghilardi, docente di Estetica, Università di Padova
Nella Ginatempo, sociologa
Salvatore Giuffrida, PO di Geometria, in ritiro, Catania
Eric Gobetti, storico del fascismo e della Resistenza
Elisabetta Grimani, docente di lettere, Cobas Scuola Terni
Donatella Guarino, docente, Cobas Scuola Napoli
Irene Landi, CEL di lingua italiana, Università di Pisa
Simona La Spina, docente di lettere, Cobas Scuola Catania
Rossella La Tempa, redazione “Roars”
Roberta Leoni, docente, Cobas Scuola della Tuscia
Simona Loddo, docente, Cobas Scuola Cagliari
Laura Marchetti, docente di Didattica generale all’Università Mediterranea di Reggio Calabria, e docente di
Didattica delle culture all’Università degli Studi di Foggia
Federico Martino, già ordinario di Storia del diritto italiano, Università di Messina
Mina Matteo, docente, Cobas Scuola Lecce
Elena Mignosi, docente di Pedagogia generale sociale, Università di Palermo
Paolo Missiroli, docente, Faenza
Teresa Modafferi, Cobas Scuola Catania
Federico Oliveri, ricercatore senior presso il Centro interdisciplinare “Scienze per la Pace” dell’Università di Pisa
Fausto Pascali, docente, Cobas Scuola Pisa
Lorenzo Perrona, docente, Cobas Scuola Siracusa
Valentina Petillo, docente, Cobas Scuola Napoli
Gianni Piazza, docente, Università di Catania
Antonio Pioletti, professore emerito, Università di Catania
Renata Puleo, “NiNaNd@”
Riccardo Loia, docente, Cobas Scuola Varese
Michele Lucivero, docente, Cobas Scuola Molfetta
Giuseppe Restifo, storico, ricercatore indipendente
Onofrio Romano, Sociologia dei mutamenti, Università Roma Tre
Cristina Ronchieri, docente, Cobas Scuola Massa Carrara
Citto Sajia, critico cinematografico, già docente Università di Messina
Mario Sanguinetti, Cobas Scuola della Tuscia
Giuseppe Saraceno, docente, Cobas Scuola Pisa
Felice Scalia, gesuita
Attilio Scuderi, docente, Università di Catania
Mariella Setzu, insegnante in pensione, Cobas Scuola Cagliari
Alessandro Simoncini, Dipartimento di scienze umane e sociali internazionali, Università per Stranieri di Perugia
Alessandro Somma, ordinario di Diritto comparato, Università di Roma La Sapienza
Matteo Vescovi, docente, Bologna Viviana Vigneri, docente, Lecce
Rosa Bartiromo, docente
Maria Teresa Silvestrini, docente Scienze Umane e Filosofia, Istituto Einstein Torino
Davide Borrelli, ordinario di Sociologia dei processi culturali e comunicativi Università Suor Orsola Benincasa-Napoli
Norberto Julini, coordinatore Pax Christi Italia
Carlo Salmaso, Cesp Veneto
Giuseppe Zambon, Cesp Veneto
Matteo Boscarelli, docente
Angelo Gagliani, docente, ambientalista, Cobas Scuola Brindisi
Walter Sfratato, pensionato e funzionario pubblico
Tiziana Volta, volontario Mondo senza Guerra e senza Violenza
Sara De Carlo, docente -Napoli
Ester Fusar Poli, musicista e docente
Renzo Craighero, Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale
Claudia Ortu, ricercatrice di Linguistica inglese, Università degli Studi di Cagliari
Angelo Baracca, attivista antinucleare e contro la guerra, Firenze
Gregorio Piccin, responsabile nazionale pace e disarmo, Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
Vittorio Pallotti, presidente onorario e co- fondatore del Centro di Documentazione del Manifesto Pacifista Internazionale- CDMPI Genova
Haidi Gaggio Giuliani, docente in pensione
Mohamed Wisam Ambrosini per UN PONTE PER
Angelica Romano, co – presidente per UN PONTE PER
Carmelo Teresi, docente Palermo
Gabriella Casa, ex docente
Patrizia Farronato, ex docente ANPI della Val Leogra: Schia-Santorso, Torrebelvicino- Valli del Pasubio (VI) Presidio per la pace Alto Vicentino
Ludovico Basili, Osservatorio Repressione
Luciano Zambelli, Lega per il Disarmo Unilaterale
Francesco Lo Cascio, portavoce della Consulta per la pace, la non violenza, i diritti umani del comune di Palermo
Norma Bertullacelli, docente in pensione
Emanuele Negro, fisico ambientale Unione Popolare
Manfred Bergmann, docente, operatore sociale
Alex Carlazzoli, giornalista, maestro, attore
Fulvia Gueli, docente, Reggio Emilia
Norma Bertullaccelli, “Ora in silenzio per la pace”
Vimille Fallavollita, educatore nido d’infanzia, Perugia
Giorgia Listi, docente, Catania
Stefano Uliana, docente di filosofia e storico, Udine
Caterina Martuccio, dirigente chimico Arpa, Campania
Elena Fabrizio, docente, Roma
Monica Capo, docente e portavoce Teachers Future Campania
Agata Iacono, sociologa, Roma