Adam, bambino palestinese di Gaza: appello straziante all’Italia per salvarlo. Zaia: “Portatelo da noi”

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Adam bambino palestinese palestina
Adam (Foto via Facebook)

Un appello disperato e commovente risuona dalla Striscia di Gaza, chiedendo all’Italia di intervenire per salvare Adam, bambino palestinese unico figlio sopravvissuto di Alaa al-Najjar, pediatra di Kahn Yunis. La sua famiglia è stata sterminata da un raid israeliano domenica scorsa: sotto le bombe sono rimasti uccisi altri nove suoi figli, mentre il marito è in gravissime condizioni.

“Adam ha undici anni, va portato via subito, in un ospedale vero, fuori dalla Striscia di Gaza. Supplico il governo dell’Italia di fare qualcosa, prendetelo voi, salvatelo voi italiani”. Questo il grido di dolore per Adam, bambino palestinese, diffuso ieri ai giornali dal cognato di Alaa, zio di Adam. L’uomo ha affidato ai media questo straziante appello all’Italia: “Portate via Adam, che si salvi almeno lui”.

Il grido di dolore è giunto forte e chiaro in Veneto, toccando le coscienze di operatori e politici, da tempo non estranei a quanto avviene in Medio Oriente. Se l’operazione di salvataggio dovesse riuscire, Adam sarebbe il sesto bambino di Gaza ad essere curato in Veneto dall’inizio dei bombardamenti nella Striscia.

Tutti i bambini provenienti dalla Palestina e giunti finora nella regione sono stati presi in cura e assistiti presso l’ospedale di Padova, dimostrando un precedente di accoglienza e cure specialistiche.

“Ho dato mandato alla Direzione Sanità e Sociale e alla Direzione Relazioni Internazionali della Regione di prendere contatti, sentita la Farnesina, con la fonte per attivare tutte le procedure che consentano tempestivamente ad Adam di arrivare nel Veneto per essere curato nella struttura più adatta alle sue necessità. Siamo pronti ad accendere un filo di speranza e umanità nella vita di un bambino vittima della guerra e di una famiglia provata da lutti e devastazione”.

Con queste parole il presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, ha confermato di aver raccolto l’appello lanciato dalla famiglia del bambino gravemente ustionato nell’attacco a Khan Yunis nella Striscia di Gaza e avviato tutto il possibile per accoglierlo e provvedere alle cure necessarie.

“Come in altre occasioni, il Veneto non è insensibile ed è pronto a fare la sua parte – ha concluso il Governatore -. Curare Adam non compenserà mai la famiglia dei nove fratellini morti né sanerà lo strazio vissuto dai familiari, ma ci sono momenti in cui è necessario non girarsi dall’altra parte e doveroso prendersi cura di chi tende la mano. La nostra sanità è a disposizione, come sempre facciamo per le vittime di ogni schieramento e ogni conflitto”.