(Articolo sulla certificazione sulla parità di genere ottenuta dall’azienda GDS di Cornedo da Vicenza Più Viva n. 3 dicembre 2023-gennaio 2024, sul web per gli abbonati tutti i numeri, ndr).
La manager della multinazionale Silvia Alessi: «L’attestato è solo un punto di partenza di
un percorso per evolvere in modo sostenibile, innovare, essere più competitivi e attrattivi».
Il tema della parità di genere è ormai al centro del dibattito globale, influenzando politiche, culture aziendali e interazioni sociali. Riconosciuta come un pilastro fondamentale per lo sviluppo sostenibile, l’equità tra i generi è essenziale non solo per garantire la giustizia sociale, ma anche per stimolare la crescita economica e l’innovazione, rivelandosi sempre più come un indicatore di progresso e modernità.
GDS, Global Display Solutions
L’azienda GDS – Global Display Solutions di Cornedo Vicentino è stata tra le prime 20 imprese nella provincia di Vicenza ad ottenere la certificazione UNI/PdR 125:2022, uno standard che riconosce e certifica l’impegno delle organizzazioni nell’adottare misure concrete per favorire un ambiente di lavoro inclusivo e rispettoso della parità di genere.
Per GDS questo traguardo non rappresenta un mero attestato di conformità, ma piuttosto la cristallizzazione di un impegno profondo e continuo. “Un’azienda che valorizza e sostiene la diversità è destinata a prosperare, poiché attinge da una vasta gamma di prospettive, idee e competenze. Questo non solo rafforza la nostra cultura aziendale, ma ci spinge verso l’innovazione, la resilienza e una competitività superiore. In questo contesto, ogni collaboratore si sente valorizzato e motivato a contribuire al meglio delle proprie capacità, determinando il successo collettivo e la crescita dell’intera azienda.” afferma Giovanni Cariolato, CEO di GDS.
La manager Silvia Alessi ha seguito le fasi della certificazione assieme ad un team dedicato che non solo promuove, ma anche vigila sull’attuazione di principi di uguaglianza di opportunità e non discriminazione tra uomini e donne. Questo team monitora aree chiave come la cultura aziendale, la strategia, la governance, le prassi relative alla gestione delle risorse umane, le chance di crescita offerte ai dipendenti e l’inclusione, garantendo che la visione dell’azienda si traduca in azioni concrete e misurabili.
Dott.ssa Alessi, in che cosa consiste la certificazione che GDS ha ricevuto? Da chi è stata conferita?
“GDS ha ottenuto la certificazione UNI/PdR 125:2022, sviluppata dall’UNI – Ente Nazionale Italiano di Unificazione, che riconosce e certifica l’impegno delle organizzazioni nell’adottare misure concrete per favorire un ambiente di lavoro rispettoso della parità di genere. La certificazione, rilasciata dall’organismo di certificazione DNV, valuta indicatori precisi e fondamentali quali cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro. Per GDS questo traguardo non rappresenta un mero attestato di conformità, ma un punto di partenza di un percorso per evolvere in modo sostenibile, innovare, essere più competitivi e attrattivi”.
Come siete arrivati alla certificazione? Quali sono stati i punti salienti?
“L’azienda ha lanciato una survey interna per intercettare necessità e istanze e creato un team dedicato (Comitato guida) che si è occupato di raccogliere, analizzare, integrare, documentare le politiche e le buone prassi, renderle uniformi, applicarle e divulgarle all’interno dell’organizzazione. Il team ha misurato, rendicontato e sottoposto a valutazione i dati relativi al genere, sulla base di specifici KPI, indicatori quantitativi e qualitativi e ne ha fornito evidenza durante un Audit con l’organismo di certificazione. Da questo lavoro è scaturito un piano strategico con azioni concrete da intraprendere, che ci vedranno impegnati in attività di comunicazione e sensibilizzazione, iniziative di conciliazione vita-lavoro ed a supporto della genitorialità, progetti per sostenere la crescita delle donne verso ruoli manageriali e per incrementare progressivamente la presenza di genere femminile in azienda, in un settore che ha una connotazione prettamente maschile, attraverso collaborazione con istituti di scuola superiore e centri di formazione tecnica”.
Quale tipo di cultura in GDS che ha portato alla certificazione?
“Questa certificazione riconosce e certifica che il fatto che in GDS consideriamo da sempre la diversità un valore chiave per tutta l’organizzazione e un proprio punto di forza. Con stabilimenti in diverse parti del mondo, GDS si trova a gestire una forza lavoro diversificata, con rappresentanti di diverse culture e background. Questo contesto richiede un’attenzione particolare all’inclusione e al rispetto delle differenze culturali e di genere. La parità di trattamento delle nostre persone si concretizza nel garantire la non discriminazione per motivi di razza, sesso, nazionalità, identità di genere, status sociale, apparenza fisica, religione e orientamento politico. Ogni nostra persona dispone di un diverso insieme di pensieri, convinzioni e idee che offre prospettive nuove sul luogo di lavoro”.
Quanto è importante la parità di genere in ogni settore oggi?
“Valorizzare il talento femminile e rafforzare la presenza delle donne nel mercato del lavoro è uno strumento fondamentale per sostenere lo sviluppo, aggiungo, la sopravvivenza, delle imprese. GDS considera la parità di genere non solo come un obiettivo di business, ma anche come parte integrante della sua responsabilità sociale e della sua visione di un futuro sostenibile. Superare la visione stereotipata dei ruoli, attivando la grande risorsa dei talenti femminili, stimola la crescita economica e sociale.
GDS vuole giocare un proprio ruolo significativo come datore di lavoro. Promuovere la parità di genere è un impegno per migliorare l’equità all’interno della comunità in cui operiamo. Nell’industria elettronica, la parità di genere può essere una sfida data la predominanza storica di uomini in ruoli tecnici e decisionali. Tuttavia, ciò offre anche l’opportunità di guidare il cambiamento e dimostrare il valore della diversità, ma c’è ancora molto da fare soprattutto perché le discipline Stem non sono ancora particolarmente scelte dalle donne. Ci è richiesto un impegno costante nell’attrarre e trattenere il talento femminile, ancora troppo sottorappresentato”.
