Giornata della Memoria: domani il Consiglio regionale del Veneto riflette su Shoà e il dovere di conoscere

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Yad Vashem giornata della memoria
Un'immagine dello Yad Vashem (in ebraico Ente nazionale per la Memoria della Shoah)

Domani, mercoledì 25 gennaio il Consiglio regionale del Veneto vivrà la Giornata della memoria interrogandosi sul tema: “L’indicibile della Shoà ed il dovere civile di conoscere e far conoscere. Un ossimoro”?

La riflessione è promossa dalla commissione Cultura del Consiglio Veneto, nell’aula di palazzo Ferro Fini.

“Filo conduttore scelto quest’anno per celebrare in Regione la Giornata della memoria – spiega la presidente della commissione Cultura, Francesca Scatto – è una frase di Elie Wiesel, premio Nobel per la pace nel 1986, tratta dal suo libro ‘Parole di straniero’: ‘Voi che non eravate sotto il cielo di sangue, non saprete mai che cos’era. Anche se leggete tutte le opere, anche se ascoltate tutte le testimonianze, resterete dall’altra parte del muro’. Pur consapevoli dell’orrore indicibile della Shoà, crediamo che conoscere con profondità storica gli abissi in cui è precipitata l’umanità sia il primo passo per tener viva la memoria e per creare una consapevolezza condivisa della dignità di ogni persona e del profondo valore di ogni cultura, unico antidoto al riproporsi di crimini contro l’umanità”.

Nell’aula consiliare, alle ore 10, il presidente del Consiglio regionale Roberto Ciambetti, l’assessore regionale alla Cultura Cristiano Corazzari e la presidente della commissione Cultura ricapitolano le iniziative attuate dalla Regione nel corso del 2022 per far crescere conoscenza e consapevolezza degli orrori di discriminazioni e sterminio perpetrati dal nazifascismo e per valorizzare storia e cultura delle comunità ebraiche. Seguono le riflessioni dei presidenti e dei rabbini capi delle tre comunità ebraiche presenti in Veneto, a Venezia, Padova e Verona.

Sono previste poi le testimonianze di Giorgio e Rachele Cicogna, rispettivamente figlio e nipote di Lala Lubelska, introdotti dalla consigliera regionale Laura Cestari. I discendenti di Lala, ebrea polacca di Lodi che sopravvisse ad Auschwitz, Flossemburg e Mauthausen e trovò accoglienza e vita a Badia Polesine, racconteranno la tragica esperienza di “viaggio verso il nulla” della loro congiunta.

Di ‘viaggi della memoria’ per gli studenti delle scuole superiori parlerà Davide Romanin Jacur, già presidente della Comunità ebraica di Padova e assessore dell’Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane (Ucei). Romanin Jacur, che da più di vent’anni spende il proprio impegno nella didattica della Shoà attraverso il viaggio di studio ad Auschwitz con le scuole superiori di Padova, darà conto dell’esperienza vissuta da centinaia di giovani padovani che con i loro professori e assieme a rappresentanti del Comune, sono tornati a visitare il campo di sterminio, dopo la sospensione imposta dalla pandemia.

Infine, Antonio Spinelli, docente di storia presso l’Istituto storico della Resistenza e dell’età contemporanea di Vicenza ‘Ettore Gallo’ (Istrevi) e presso l’università Ca’ Foscari di Venezia, approfondirà la presenza degli ebrei stranieri in Veneto: ‘vite in fuga’, tra migrazioni, internamento, deportazione e salvezza.

Insieme ai consiglieri regionali parteciperà all’evento anche una delegazione della Consulta regionale dei ragazzi e delle ragazze, accompagnata dal presidente dell’associazione vicentina Amici del Villaggio, Antonio Bonamin.

Sarà possibile seguire l’evento in diretta streaming nel sito del Consiglio regionale del Veneto, https://www.digital4democracy.com/seduteonline/crveneto/