Rifondazione Comunista chiede le dimissioni dei responsabili de “Il Giro della Vergogna che parte da Budapest”

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Maurizio Acerbo, Segretario nazionale di Rifondazione Comunista

Il Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea chiede le dimissioni dei responsabili de “Il Giro della Vergogna che parte da Budapest”. Lo si apprende da un comunicato stampa firmato da Maurizio Acerbo, segretario nazionale, e Stefano Galieni, responsabile immigrazione.

“Nel centenario della marcetta su Roma che portò l’Italia nel Ventennio fascista, l’ennesima scelta del governo dei Migliori rovina anche una competizione di popolo come il Giro d’Italia che non possiamo che ribattezzare Giro della Vergogna.

La prima tappa partita oggi, porterà i ciclisti dalla Budapest di Orban fino al castello di Visegrad, da cui prende il nome il gruppo di paesi xenofobi, omofobi, avversari dei diritti delle donne, che si oppone con ogni mezzo all’ingresso di migranti che non siano di pura razza ariana, negano il diritto all’aborto persino alle donne ucraine stuprate in guerra.

Una vergogna reazionaria e inaccettabile che il Giro parta da un Paese che celebra il collaborazionismo con i nazisti delle croci frecciate e che oggi, insieme ad altri governi, vuole disegnare un’Europa nazionalista e confederale condivisa tanto da Fratelli d’Italia quanto dal Pd di Enrico Letta.

Pur amando molto questo sport che dovrebbe unire nella fatica, Rifondazione Comunista invita a boicottare gli organizzatori del giro e chiede agli atleti in gara di prendere le distanze da questa scelta scellerata.

Chiediamo le dimissioni di tutti i responsabili di questa vergogna”.