Giulio Regeni e Valeria Solesin, Spiller (PD): “esempio per giovani, intitolare via o piazza alle due vittime di questo mondo”

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Solesin Regeni
Solesin Regeni

I consiglieri comunali del Partito Democratico di Vicenza propongono attraverso una mozione promossa da Cristiano Spiller di intitolare una via o piazza in città a Giulio Regeni,  giovane ricercatore ucciso in Egitto e Valeria Solesin, studentessa veneziana morta nella strage del Bataclan a Parigi da parte dei terroristi islamici, e oggetto, purtroppo, di teorie complottistiche di cui vi avevamo già parlato. “È una proposta che vorremmo condividere con tutti i consiglieri senza polemiche e strumentalizzazioni – spiega il PD -.  Valeria e Giulio erano due giovani talentuosi, assetati di conoscenza, uniti anche dall’umanità e dalla solidarietà con cui affrontavano le prove della vita, senza pregiudizi e scorciatoie, dediti allo studio e alla ricerca; due esempi che i giovani vicentini dovrebbero conoscere e ricordare”.

Entrambi avevano 28 anni. “Valeria studiava alla Sorbona dove stava compiendo studi sul ruolo della donna nella società – prosegue la nota dei. consiglieri -.  Credeva nel talento femminile come fattore determinante per lo sviluppo dell’economia, dell’etica e della meritocrazia. I suoi assassini, accecati dal fanatismo religioso, in quel teatro cercavano donne come lei: libere, felici, istruite, moderne, tolleranti, artefici del proprio destino.
La storia di Giulio Regeni, la cui morte attende ancora verità e giustizia, è quella di un giovane intraprendente, coraggioso e curioso. Si trovava a Il Cairo per conto dell’Università di Cambridge, dove studiava per svolgere una ricerca sui sindacati indipendenti egiziani. Il giornalismo e la ricerca della verità erano le sue passioni. Valeria e Giulio rappresentano un’intera generazione – è il commento conclusivo di Spiller – emigrati da un Paese che ogni anno esporta migliaia di energie positive, erano diventati pienamente cittadini del mondo. Un luogo pubblico a loro intitolato ne conserverebbe il ricordo e l’esempio”.