Veneto, Giunta Stefani al via: il nodo Sanità affidato al tecnico Gerosa. Vicenza si ritaglia due posti nell’Esecutivo

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Alberto Stefani, presidente della Giunta della Regione del Veneto

Il neoeletto Presidente della Regione Veneto, Alberto Stefani (Lega), ha convocato la stampa oggi, sabato 13 dicembre 2025, alle 11 e 30 presso Palazzo Grandi Stazioni a Venezia, probabilmente per annunciare ufficialmente la squadra di governo.

L’attesa è alta per conoscere i dieci assessori che comporranno la Giunta, una formazione che, stando alle previsioni della vigilia, vede un equilibrio delicato tra gli alleati e l’inserimento di figure tecniche di alto profilo.

Il nodo cruciale per Stefani, quello della Sanità, si è risolto con una scelta di rottura rispetto alle dinamiche politiche. L’assessorato che gestisce l’ottanta per cento del bilancio regionale andrà a Gino Gerosa, luminare della medicina e cardiochirurgo dell’ospedale di Padova. Si tratta di un tecnico di alto profilo, voluto espressamente dal Presidente Stefani, che ha così rinunciato a un posto in quota Lega per l’assessorato più importante.

La composizione della squadra: Lega, FdI e Forza Italia

La Lega dovrebbe ottenere tre deleghe politiche nell’Esecutivo secondo le previsioni. Troviamo Massimo Bitonci alle Attività Produttive, in continuità con il suo recente ruolo di sottosegretario alle imprese, Paola Roma, sindaco di Ponte di Piave, dovrebbe sedere sulla poltrona del Sociale, mentre Marco Zecchinato, nato ad Arzignano, è destinato alle Infrastrutture.

Fratelli d’Italia dovrebbe ottenere, come da accordi pre-elettorali, cinque posti in Giunta. Valeria Mantovan sarebbe riconfermata al Lavoro e Istruzione. L’ex capogruppo Lucas Pavanetto entrerebbe con la delega al Bilancio. Il bellunese Dario Bond potrebbe prendere l’Agricoltura o una delega alla Montagna. Filippo Giacinti, ex sindaco di Albignasego, è in corsa per i Trasporti, e il veronese Diego Ruzza, ex sindaco di Zevio, per Turismo e Cultura.

Infine, una poltrona va a Forza Italia, assegnata a un esterno (candidato ma non eletto): si tratta di Roberto Rigoni Stern, sindaco di Asiago.

Il ruolo della Provincia di Vicenza e l’asse padovano

Il tetris di nomine ha riequilibrato le presenze territoriali nella nuova Giunta. Per la Provincia di Vicenza si profila l’assegnazione di due assessorati: uno a Roberto Rigoni Stern (Asiago) per Forza Italia e l’altro a Marco Zecchinato per la Lega.

Il baricentro politico della Regione si sposta, tuttavia, nettamente verso Padova. La collega Silvia Madiotto per Il Corriere del Veneto osserva in merito alla nuova geografia:

Il baricentro politico della Regione si colloca nettamente a Padova. Ampliando il numero degli assessori, non c’è più l’equilibrio «uno per provincia» che aveva segnato le amministrazioni di Luca Zaia. Ora invece ci sarebbero quattro esponenti padovani: Stefani, Bitonci, Giacinti e Gerosa.

E poi due vicentini, Rigoni Stern e Zecchinato. E un assessore per provincia a Treviso, Rovigo, Venezia, Belluno e Verona. Ma il territorio scaligero fa una sorta di «bis». Per Elisa De Berti, infatti, si profila un ruolo extra-giunta ma affatto marginale, legato a doppia mandata ai dieci anni trascorsi alla guida dell’assessorato: consigliera delegata alle infrastrutture.

Per l’ex governatore Zaia bisognerà attendere il Consiglio convocato per lunedì mattina: è il nome sul quale si punta come presidente dell’assemblea di Palazzo Ferro Fini”.