Governo Draghi, già partito il totonomi: molte donne, anche Carfagna e Gelmini

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Maria Stella Gelmini legge autonomia
Maria Stella Gelmini

Già partito il totonomi del governo Draghi, anche se le consultazioni sono appena iniziate e andranno avanti fino a sabato. Scontato il sì di PD e Forza Italia, non lo è quello di M5S e Lega e dalle parole di Salvini di oggi (“Grillo vuole patrimoniale, noi vogliamo taglio tasse, Draghi scelga”, ma anche “non potremmo mai governare con chi è contro Quota 100″, anche se il presidente di Confindustria Bonomi intervistata su La Stampa ha chiesto proprio di togliere Quota 100 assieme al reddito di cittadinanza”) quello del Carroccio sembrerebbe più un no che un sì, e dopo le parole di Conte sembra improbabile un governo con M5S out e Lega, PD, Forza Italia in. Si parla di una conferma di Luciana Lamorgese al Viminale, e due possibili nuovi ingressi con Marta Cartabia alla Giustizia e Elisabetta Belloni agli Esteri.

Del Conte bis, si apprende poi, potrebbero essere riconfermati ministri Dario Franceschini, Lorenzo Guerini e Roberto Speranza. Mentre Enzo Amendola, alle Politiche Ue, potrebbe essere sostituito da Enzo Moavero Milanesi, che già occupò lo stesso posto durante il Governo Monti e il Governo Letta (ed è stato ministro degli Esteri nel primo Governo Conte, con la Lega). Altri tecnici di cui si fa il nome come possibili ministri del prossimo Esecutivo, si apprende, sono Enrico Giovannini per il Lavoro e Carlo Cottarelli per il Mef o per il Mise.

Considerando il sì di Forza Italia, alcuni posti nei ministeri potrebbero essere affidati a uomini e donne del partito di Silvio Berlusconi. Tra le ipotesi, si apprende da fonti parlamentari, si fa il nome di Antonio Tajani, Mara Carfagna, Mariastella Gelmini. Qualche casella sarà poi affidata al Maie-Psi, che dovrebbe entrare nella nuova maggioranza.

Fonte Public Policy