Gps, problemi sosta a Vicenza con società dei palermitani di Final-Alliata. Marco Milioni “spiega” al vicesindaco Celebron

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Uno scorcio durante il tramonto del Parking Fogazzaro gestito da GPS nel centro storico di Vicenza (foto, Marco Milioni)
Uno scorcio durante il tramonto del Parking Fogazzaro gestito da GPS nel centro storico di Vicenza (foto, Marco Milioni)

Gentile vicesindaco e assessore, è importante che lei abbia letto il servizio a mia firma, ma sarebbe stato meglio se si fosse soffermato di più nella lettura: così da comprenderlo meglio (leggi «Polemiche senza sosta dopo lo sbarco a Vicenza dei palermitani di Final-Alliata nella gestione dei parcheggi» e anche «Gps, problemi sosta a Vicenza con società dei palermitani di Final-Alliata. Direttore di ViPiu.it “si intrattiene” col vicesindaco Celebron e affida replica a Milioni»). Lei afferma che il conferimento in gara della sosta del Comune di Vicenza fosse un obbligo. E questo suo assunto infatti è ben spiegato nel mio servizio.

Che però menziona anche le critiche rivolte a lei dalla opposizione in passato. Queste ultime non hanno diritto di cittadinanza per caso? Nella sua nota lei scrive «Marco Milioni non mi ha mai interpellato direttamente se non con una mail all’ufficio stampa del Comune inviata il 24 maggio alle 10.51… che ho letto solo in tarda serata e pubblicato l’articolo alle 17.10 del giorno stesso» (alle 19.43 come documentato a parte al Celebron, ndr).

Purtroppo si chiama cronaca. Non so che cosa facciano i colleghi degli altri quotidiani, ma le faccio presente che il sottoscritto le aveva chiesto, per tempo, una intervista. Se l’Ufficio stampa non la avvisa al brucio di una cosa tanto importante con un paio di telefonate, se così è accaduto, allora se la prenda non col sottoscritto, che non lavora per l’amministrazione comunale berica e che le ha chiesto subito, per tempo, una intervista. Alla quale, a seguito della nota striminzita inviata a ViPiu.it, arguisco lei intenda sottrarsi. Quanto poi al fatto che io non l’abbia interpellata direttamente, mi scusi, ma un po’ di ripasso del lessico italiano, magari per certuni padanamente indigesto, le farebbe bene. Direttamente (avverbio che associo alla richiesta di una intervista all’amministratore unico della Gps non alla sua se proprio dobbiamo pignoleggiare) significa, anche, senza intermediari. E io l’ho interpellata direttamente per avere da lei, e sottolineo da lei, l’intervista, senza l’intermediazione della bocca tecnica di addetti stampa  a cui ho scritto di «chiedere una breve intervista al vicesindaco Matteo Celebron in relazione allo stato del servizio della sosta in città, più nel dettaglio per quanto riguarda l’assegnazione alla Gps spa perfezionata nel settembre dello scorso anno. Sull’argomento infatti sto ultimando un servizio per la testata Vipiu.it».
Veniamo poi alla ciccia. Lei con tanta gentilezza recapita a Vipiu.it una comunicazione del Garante della concorrenza firmata dal segretario generale Roberto Chieppa inviata illo tempore  all’ex sindaco Achille Variati. Sarebbe stato ancora più gentile se al giornale fosse stata consegnata la copia conforme col protocollo generale del Comune di Vicenza: così tanto da capirne la data giusto per cominciare. Ancor più gentile sarebbe stato se lei avesse inviato a ViPiu.it copia della catabolica (perché io non ne vedo traccia) segnalazione della Ragioneria generale dello Stato, così da comprenderne i contorni i giuridici in una con eventuali segnalazioni all’amministrazione centrale dello Stato: solo per meglio comprendere il quadro.
Ancora, la comunicazione del segretario Chieppa sostanzia il suo assunto, ossia la necessità di procedere al conferimento a gara della sosta vicentina, corroborandolo  con la sentenza 1345 dell’11 gennaio 2017 del Tar Lazio. Orbene, la mutevolezza della giurisprudenza amministrativa ci obbliga alla prudenza e alla analisi attenta. Lei non fornisce, sempre che sia stata effettuata, la raccomandabilissima ricognizione legale che in tal senso l’amministrazione comunale vicentina ha svolto o avrebbe dovuto svolgere: magari con l’ausilio di un paio di pareri pro veritate di esperti.
Perché vede Celebron, se fosse bastata una sentenza di primo grado pronunciata dal Tar, la Superstrada pedemontana veneta, tanto cara all’amministrazione regionale di palazzo Balbi che lei ben conosce, si sarebbe dovuta arrestare sin dal principio: proprio, per esempio, per un ricorso vinto al Tar. Il Comune di Villaverla le ricorda qualche cosa? Dal 2017 al 2022 di acqua giurisprudenziale ne è passata sotto i ponti. E i casi, quando si va davanti ad un giudice non sono mai tutti uguali: specie nel diritto amministrativo.
Che poi lei menzioni il responsabile del procedimento del Comune nell’ambito della indizione della gara, ovvero «l’ing.» Paolo Gabbi (scusi Celebron, perché lo abbrevia in ing.? È è un po’ riduttivo scrivere ing., rag., dott.: fa sembrare il Comune di Vicenza un film di Fantozzi), non può fare che piacere. Magari lui l’intervista me la concede.
Il mio servizio in nessun momento si è soffermato sulla bontà della redazione del bando né sul rispetto da parte del concessionario Gps delle condizioni contrattuali.
Il fatto che lei, seppur tra le righe, scodelli sul tavolo questi due aspetti, è bizzarro assai.
Marco Milioni