Graziano Azzalin del Pd minacciato di morte con una cartolina, l’ex “compagna” Sbrollini: “l’odio non risolve i problemi”

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Una condanna senza se e senza ma al gesto, al di là di posizioni politiche e una preoccupazione in merito ad un clima pre elettorale sopra le righe, che arriva a questi atti estremi. E’ quello che vuole esprimere e che ha manifestato al diretto interessato l’ex compagna di partito Daniela Sbrollini, candidata alle presidenziali della regione Veneto per Italia Viva, Psi, Pri e Civica per il Veneto, in seguito all’episodio che ha coinvolto il Consigliere regionale uscente del Partito Democratico e ricandidato alle prossime elezioni Graziano Azzalin, minacciato di morte con una cartolina recapitatagli a casa.

“Ho manifestato solidarietà di persona a Graziano Azzalin, che conosco da anni, non appena appresa la notizia – spiega la Sbrollini – Per me, come per tutta la mia lista questo episodio non è politica e tanto meno un modo per manifestare la contrarietà ad un pensiero. L’odio non risolve i problemi dei cittadini come invece può farlo un confronto legittimo tra idee diverse. Chi ha scritto quella minaccia di morte fa parte di un clima e di una idea di politica sbagliati e pericolosi, che forse (ma spero vivamente di no) aumenteranno nel mese prossimo di campagna elettorale.
Da parte nostra faremo di tutto per contrastare con idee e progetti questa modalità di fare politica e minacce di questo genere non trovano e non troveranno mai spazio nell’idea di politica che come partito portiamo avanti.
Potremmo pur avere visioni divergenti, opinioni contrastanti e obiettivi differenti ma siamo dell’idea che alla base debba sempre esserci il rispetto dell’avversario.
Qualcuno invece in questi anni ha alimentato l’odio di tanti che come l’autore di quella minaccia si ritengono in diritto di scrivere cose così gravi contro chi la pensa diversamente da lui. Per me, per noi, invece le critiche e le differenze sono sane ma sulla base dell’azione politica e in ogni caso non devono mai superare i limiti”, sottolinea la senatrice che ribadisce come questi limiti siano però stati ampiamente superati.
Il Veneto può dimostrare nel prossimo mese di essere una grande regione anche se riusciremo tutti insieme a confinare fuori dalla campagna elettorale gli atti di odio, per impedire che si confondano con la politica al punto da far erroneamente pensare a qualcuno che in questo mondo tutto sia concesso. Sono sicura che tutti i candidati presidenti si impegneranno nella stessa direzione cosicché questo episodio rimanga unico e nessuno, sia in rete che in altri modi, possa mai arrivare più a insulti gravi o a minacce come quella arrivata a Azzalin”.

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