Guadagnini (Partito dei Veneti) fa il funerale dell’autonomia: “epigrafi in tutto il Veneto”

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“E’ ora di seppellire l’autonomia più volte annunciata dalla Lega di Salvini e di Zaia e per questo sabato mattina a mille giorni esatti dal referendum farsa del 22 ottobre 2017, celebreremo un simbolico funerale, con tanto di bara vera, a Venezia”. Ad affermarlo perentoriamente in una nota è il consigliere regionale Antonio Guadagnini, candidato alla presidenza della Regione Veneto (si vota il 20 e 21 settembre) con il Partito dei Veneti. “I cittadini veneti sono invitati a portare un fiore sul cadavere di quella che doveva essere una rivoluzione ed invece è stato solo il più costoso degli spot elettorali per la Lega – aggiunge Guadagnini – con lo sperpero di 64 milioni di euro tra Lombardia e Veneto”.

“I veneti hanno un’ultima possibilità a settembre – spiega Guadagnini – per affrancarsi dal giogo dei partiti romani: quello di votare per la nostra formazione, l’unica con la testa e soprattutto il cuore in Veneto. Noi non prenderemo ordini da nessuno se non dai nostri elettori: non abbiamo salotti romani da mantenere nè ordini di scuderia milanesi da rispettare. E un partito del genere, analogamente a quanto da anni nelle province autonome di Trento e Bolzano fanno gli amici dell’SVP, farà il bene del Veneto. E il primo atto che proporremo nel nuovo Consiglio Regionale non sarà un nuovo referendum ma invece un avviso di sfratto al Governo di Roma: se non ci verrà concessa una autonomia fiscale vera in tempi ragionevoli,
ce ne andremo, perchè l’unica maniera per rimanere protagonisti in Europa è quella di allentare sul serio i lacci dalla burocrazia statale, immaginata dai Savoia ormai due secoli fa, e del tutto ammuffita e antistorica. E’ ora di avere il coraggio di dire basta”.

Sabato 18 luglio alle 10 verranno riunite dieci sigle dell’autonomismo e dell’indipendentismo veneto, davanti alla stazione di Venezia Santa Lucia. Il presidio degli autonomisti veneti si concluderà con la deposizione della bara con dentro la finta autonomia su una barca, che porterà il simbolico feretro al camposanto veneziano.