“Guardarsi da chi non si guarda”, alla Bertoliana di Vicenza presentazione del libro di Vanzan Marchini

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Guardarsi da chi non si guarda
Nelli-Elena Vanzan Marchini

“Guardarsi da chi non si guarda. La Repubblica di Venezia e il controllo delle pandemie” (Cierre Edizioni, 2022) è il titolo del libro di Nelli-Elena Vanzan Marchini che sarà presentato mercoledì 9 novembre, alle 17 e 30 nella sede di Palazzo Cordellina della Biblioteca Bertoliana di Vicenza.

All’evento, organizzato da Bertoliana e Accademia Olimpica, sarà presente la stessa autrice, specializzata in archivistica e paleografia, che dialogherà con Chiara Visentin, presidente della Biblioteca, e Gaetano Thiene, presidente dell’Accademia Olimpica, sulla gestione delle epidemie di peste durante la Serenissima.

Periodi di isolamento, restrizioni, tracciabilità, certificazioni e comunicazione massiva, che hanno contraddistinto a livello pressoché planetario gli ultimi due anni e mezzo di lotta al Covid-19, furono infatti misure adottate anche nel Seicento, da Venezia, per debellare la peste.

Allora si parlava, ad esempio, di “bollette” o “fedi di sanità”, ma erano veri e propri passaporti sanitari rilasciati dai luoghi di partenza, attestanti che non vi era peste in corso. Ai confini e lungo le maggiori arterie di comunicazione di terra e di acqua erano posti uffici periferici, strutture di contumacia e posti di blocco. Si praticavano espurghi in lazzaretti periferici e veniva imposta la sospensione dalla libera pratica dei luoghi infetti (o anche solo sospetti) per periodi proporzionati alla gravità del contagio, in modo da dilatare i tempi e gli spazi fra le provenienze infette e i territori veneziani. Ancora, il Magistrato alla Sanità, a differenza che negli altri Stati, monitorava costantemente i flussi epidemici, consapevole che le pandemie, ancora circolanti fuori da suoi domini, potevano tornare ad aggredire la Serenissima.

Il libro di Vanzan Marchini dimostra allora come la peste, dopo il 1630, non sia più entrata in laguna, nonostante continuasse a imperversare negli altri Stati europei e nei porti mediterranei con cui Venezia intratteneva scambi commerciali.

Di qui il titolo del libro, “Guardarsi da chi non si guarda”, quale monito che sintetizza le linee guida della politica internazionale veneziana nei confronti delle pandemie, ovvero la necessità di adottare misure preventive nei confronti di chi non ne adottava, per fede o per ignoranza, difendendo nel contempo la sostenibilità del proprio sviluppo mercantile.

A margine dell’incontro saranno esposti al piano nobile di Palazzo Cordellina alcuni volumi dedicati all’argomento e conservati nel patrimonio della Bertoliana: il trattato De peste (1579) del medico Alessandro Massaria, nel quale fa la cronaca del contagio avvenuto in città quattro anni prima; l’opera Del Governo della peste (1714), in cui l’autore Ludovico Antonio Muratori presenta una raccolta di ricette e di pratiche antipestilenziali unita ad indicazioni politiche ed amministrative utili per far fronte scientificamente all’emergenza sanitaria; la Vita del glorioso San Rocco (1751), il santo protettore dal terribile flagello della peste, incisa da Giorgio Fossati; una patente di sanità del 1714. Dedicati alla vaccinazione contro il vaiolo sono le Nuove riflessioni sulla pratica dell’inoculazione (1768) di Angelo Gatto e il Trattato di vaccinazione (1809) del medico milanese Luigi Sacco, l’opera italiana più importante sulla vaccinazione, che ebbe ampia influenza nella diffusione della pratica vaccinale, favorendone l’accettazione sia da parte del mondo professionale che da parte dei pazienti.

L’appuntamento è ad ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Per informazioni: consulenza.bertoliana@comune.vicenza.it 0444 578203-578211.

Nelli-Elena Vanzan Marchini, veneziana, specializzata in archivistica e paleografia, ha insegnato Storia delle Religioni all’Università di Venezia, Bibliografia e Biblioteconomia all’Università di Vercelli, Storia della Sanità all’Università di Padova e all’Ateneo Veneto dirige dal 1986 il corso di Storia della Sanità. Ha fondato nel 1992 e dirige la “Collana di fonti per la storia della sanità” patrocinata dalla giunta regionale del Veneto. Presidente del Centro italiano di storia sanitaria e ospedaliera veneto, ha pubblicato “Le leggi di sanità della Repubblica di Venezia” in 5 volumi (Vicenza 1995-Treviso 2012); “I mali e i rimedi della Serenissima”, Vicenza 1995; “Dalla scienza medica alla pratica dei corpi, fonti e manoscritti marciani per la storia della sanità, Vicenza 1993; “Venezia e i lazzaretti mediterranei”, Mariano del Friuli 2004; “Venezia, la salute e la fede”, Vittorio Veneto 2011; “Venezia e Trieste. Sulle rotte della ricchezza e della paura”, Sommacampagna 2016. Ha curato diverse mostre fra le quali “Rotte mediterranee e baluardi di sanità”, Milano-Ginevra 2004 nella Biblioteca nazionale Marciana. È autrice di molti libri e saggi sulla storia della Repubblica di Venezia.

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