Il cardinale Parolin in Parlamento per il bassanese Secco e rassicura su salute di Papa Francesco. Poi vola a Dubai al suo posto

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Il segretario di Stato, il cardinale vicentino Pietro Parolin, con Papa Francesco
Il segretario di Stato, il cardinale vicentino Pietro Parolin, con Papa Francesco

Il cardinale vicentino Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha tenuto una lectio magistralis nella sala della Regina di Montecitorio alla Camera dei Deputati per un evento su monsignor Luigi Secco, missionario di Bassano del Grappa scomparso nel 2017, sacerdote, docente universitario e studioso di fama internazionale, tra i massimi esperti di pedagogia interculturale, materia di cui è stato insegnante per circa trent’anni.

Fra i pochi veri pionieri in Italia”, ha detto Parolin. Il cardinale ha parlato anche dello stato di salute di Papa Francesco, colpito da una infiammazione ai polmoni che sta curando con antibiotici: “Il Papa è in via di guarigione, solo che non voleva esporsi a rischi, questo secondo l’indicazione data dai medici”.

All’uscita dal Parlamento, sollecitato dai giornalisti presenti, ha espresso un messaggio di riconciliazione alle forze politiche italiane: “Lavorare in favore dell’educazione e delle nuove generazioni, nel senso di mettere la politica a servizio della società. Quindi la dimensione del servizio è fondamentale”.

Parolin a Dubai

Bergoglio ha rinunciato al viaggio alla Cop28 di Dubai sul clima perché questo avrebbe comportato dei rischi per i passaggi “dal caldo all’aria condizionata che in questa situazione bronchiale, non è conveniente”, afferma il bollettino medico. Al suo posto negli Emirati Arabi ci sarà proprio il cardinale Parolin, con oltre 190 capi di Stato e di governo.

Il segretario di Stato domenica parteciperà anche all’inaugurazione del “Faith Pavillion”, il Padiglione della Fede presso l’Expo City, che ha sei obiettivi principali:

ispirare il potere delle religioni e dei leader religiosi come agenti di cambiamento per l’azione per il clima;

evidenziare azioni concrete da parte di istituzioni e comunità religiose per frenare il cambiamento climatico con indicatori misurabili e un meccanismo di monitoraggio;

promuovere una coalizione globale di leader religiosi che lavorano insieme per l’azione per il clima;

incoraggiare i leader religiosi a impegnarsi nel dialogo politico e a ispirare l’ambizione climatica tra le delegazioni politiche;

raggiungere un allineamento storico dietro l’appello all’azione per il clima;

unificare e massimizzare l’azione collettiva degli attori religiosi presenti alla Cop28.