Il “pirata” è un carrozziere 54enne e aveva già sistemato la Panda: “ma l’ho saputo dai giornali”. Sterle: “ora prevalga il silenzio”

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la Panda sequestrata al carrozziere
la Panda sequestrata al carrozziere

Aveva già provveduto a sistemare i danni conseguenti l’impatto con la vittima, lui carrozziere della zona. La Fiat Panda dell’arrestato per omicidio stradale è stata ora sequestrata per ulteriori e più approfonditi esami dei Carabinieri.

Il presunto responsabile, ora in carcere, conducente dell’auto pirata che ha investito senza prestare soccorso una 15enne sul ciglio della strada a poche centinaia di metri dalla propria abitazione è stato individuato dopo due giorni di serrate attività di indagine dei Carabinieri del Nucleo Investigativo di Vicenza e del Nucleo Operativo della Compagnia di Valdagno, con l’ausilio dei militari della Tenenza di Montecchio e della Stazione di Arzignano.

Dall’esame delle immagini del sistema di videosorveglianza comunale, effettuato grazie alla preziosa collaborazione offerta dal personale della Polizia Locale di Arzignano, nonché di una serie di telecamere private presenti nell’area del sinistro, è stata isolata la tipologia dell’auto utilizzata dall’investitore.

Ritrovati anche alcuni frammenti dell’auto repertati nel corso dei rilievi per incastrare il 54enne della zona, nei cui confronti sono stati collezionati numerosi e concordanti indizi di responsabilità.

Il carrozziere in caserma a Vicenza ha sostanzialmente ammesso le proprie responsabilità, sostenendo però di non ricordare i particolari dell’episodio, di cui avrebbe avuto piena
coscienza solo la mattina seguente leggendo i giornali.

Di certo se si fosse fermato a prestare soccorso dopo l’incidente, forse la ragazzina si sarebbe potuta salvare. Per stasera in paese è stata organizzata una fiaccolata e una veglia di preghiera, mentre i funerali sono stati fissati per venerdì alle 10.

“La tragica scomparsa di Angela Vignaga – è il commento del compaesano Nicolò Sterle,  capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale – è una ferita lacerante per i suoi cari e per tutta la comunità che si sta stringendo intorno a loroL’arresto del responsabile non può certo lenire il dolore fresco o restituire la ragazza a chi le voleva bene ma ci infonde fiducia nella speranza che la giustizia faccia il suo corso. La Polizia locale di Arzignano e l’Arma dei Carabinieri hanno svolto il loro lavoro in maniera encomiabile, precisa e celere e a loro va la nostra più grande stima e un solenne ringraziamento. Verrà il tempo per parlare, discutere e accertare responsabilità ora auspico prevalga il silenzio ed il rispetto“.


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