
MILANO (ITALPRESS) – Viene presentato oggi online e al Politecnico di Milano l’Atlante italiano dei morti (e dei feriti gravi) in bicicletta, la più completa mappatura dell’incidentalità ciclistica in Italia finora mai realizzata, risultato di uno studio del Competence Centre on Anti-Fragile Territories (CRAFT) del Politecnico. Il gruppo di ricerca, guidato da Paolo Bozzuto, docente del Dipartimento di Architettura e Studi Urbani del Politecnico di Milano – DAStU, ha prodotto cinque dashboard interattive e liberamente consultabili. La ricerca mira ad approfondire la conoscenza sul fenomeno dell’incidentalità ciclistica, indagando i fattori di rischio e le molteplici criticità che, nei contesti urbani ed extraurbani italiani, continuano a causare morti e feriti tra le persone che scelgono di muoversi in bicicletta. La ricerca usa una metodologia di lavoro originale, finalizzata alla costruzione di un sistema in grado di estrarre ed elaborare dati (data-mining) a partire da uno specifico dataset dell’ISTAT, che contiene le informazioni relative a tutti gli incidenti stradali, ciclistici e non, sull’intero territorio nazionale, nell’arco di un anno solare, che hanno causato lesioni alle persone (morte entro il trentesimo giorno dall’evento o con ferite refertate in ospedale). L’attività di data-mining ha consentito al gruppo di ricerca, composto anche da Fabio Manfredini, Emilio Guastamacchia e Shidsa Zarei, di creare un database originale, esclusivamente dedicato agli incidenti ciclistici.
Il sistema ha permesso di filtrare e analizzare, in modo dettagliato, tutte le informazioni relative agli incidenti ciclistici avvenuti tra il 2014 e il 2023 (ultimo dataset a oggi disponibile, rilasciato da ISTAT a maggio 2025), in ogni singolo comune italiano. È stato anche possibile geolocalizzare puntualmente ogni singolo incidente ciclistico avvenuto nel 2022 e 2023, le uniche due annualità rilasciate da ISTAT con le coordinate utili alla geolocalizzazione. Geolocalizzare e mappare tutti gli incidenti ciclistici è un cambio di paradigma per l’analisi dell’incidentalità ciclistica in Italia. Da un lato viene in aiuto alla pianificazione e al governo del territorio nel nostro Paese. Dall’altro lato, la puntuale mappatura di ogni singolo incidente ciclistico consente di individuare in modo molto preciso le caratteristiche specifiche dell’infrastruttura (sezione, pavimentazione, segnaletica, visibilità) su cui ogni incidente si è verificato, e di programmare interventi specifici per incrementare la sicurezza stradale, ma anche per monitorare la loro efficacia nel corso del tempo. “La nostra analisi, più che offrire risposte definitive, ha portato a ulteriori domande di ricerca. L’unica certezza è che della mobilità ciclistica, in Italia, sappiamo relativamente poco” spiega Paolo Bozzuto. “Proprio per questo motivo, abbiamo deciso di rendere pubbliche le dashboard, che sono il nostro contributo concreto a un dibattito costruttivo sul tema dell’incidentalità ciclistica, ma anche uno strumento operativo per il futuro” conclude Bozzuto.
Le cinque dashboard costituiscono, a oggi, lo strumento più aggiornato per prendere visione della consistenza complessiva, dell’andamento e della distribuzione geografica del fenomeno degli incidenti ciclistici in Italia. Sono state pensate come uno strumento divulgativo, di facile accesso (e totalmente gratuito), consultabile in modo agevole da qualunque cittadino e amministratore pubblico interessato al tema, dalla scala nazionale a quella comunale.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).