Presa Diretta su distretto Concia, Bigon e Zanoni (PD): “Arpav ha denunciato richiesta ex direttore Acque Chiampo di blocco notizie di reato?”

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Su Presa diretta Riccardo Iacona denuncia acque inquinate dalla concia
Su Presa diretta Riccardo Iacona denuncia acque inquinate dalla concia

“Quanto emerso nell’ultima puntata di PresaDiretta sull’inquinamento del distretto conciario e relativo impatto su ambiente e salute non è purtroppo nuovo. Quello che invece colpisce è la lettera inviata dall’ex direttore generale di Acque del Chiampo, Alberto Piccoli, ad Arpav con cui chiede che ‘venga doverosamente evitata qualsiasi formulazione di notizia di reato in relazione a eventuali difformità della concentrazione di Pfas rilevati allo scarico dei reflui depurati’ dalla sua azienda, ‘trattandosi di condotte certamente ascrivibili ad inesigibilità o comunque alla causa di giustificazione dello stato di necessità’. È un fatto grave, su cui presenteremo un’interrogazione: Arpav ha denunciato alla magistratura la richiesta dell’ex direttore di Acque del Chiampo di bloccare le notizie di reato? Crediamo che per ‘autotutela’ avrebbe dovuto comunicare il contenuto della missiva alla Procura”. Andrea Zanoni e Anna Maria Bigon, consiglieri regionali del Partito Democratico, tornano così in un comunicato sull’ultima puntata della trasmissione di Raitre, che ha dedicato un’inchiesta sull’industria della pelle e sulle conseguenze legate al vasto impiego di prodotti chimici.

“Non solo l’impatto zero resta una chimera, ma l’accordo per ridurre i danni ambientali come intimato dal Tribunale superiore delle acque non ha avuto gli effetti sperati, anche per la sostanziale inerzia della politica che continua a essere troppo timida su questo tema, come abbiamo visto con il caso Miteni. Agire soltanto sui siti contaminati, magari quando il danno è già stato fatto, non basta: è invece indispensabile evitare che gli impianti produttivi non scarichino acqua inquinata nei fiumi, depurandola in loco così da permettere il suo riutilizzo. E sono necessari controlli seri. Per questo siamo rimasti basiti nell’apprendere della lettera spedita dall’ex dg di Acque del Chiampo ad Arpav e vorremmo sapere quale risposta ha avuto. Gli ispettori sono pubblici ufficiali e quindi obbligati a segnalare eventuali reati all’autorità giudiziaria, altrimenti diventano punibili per omessa denuncia, come previsto dal codice penale: su questa vicenda va fatta assoluta chiarezza, non possono esserci dubbi sull’affidabilità dei controlli”.