Il nuovo anno porta più soldi nei conti correnti degli amministratori comunali di Vicenza grazie all’aumento delle indennità. Questi aumenti riguardano il sindaco, gli assessori e il presidente del Consiglio comunale, sono in vigore a partire dal 1° gennaio 2024 e lo saranno fino alla fine dell’anno.
Gli aumenti delle indennità riguardano dunque i seguenti amministratori comunali di Vicenza: Giacomo Possamai, sindaco, gli assessori Isabella Sala, vicesindaca e assessora alle Risorse economiche, Lavoro e Pari opportunità, Cristina Balbi, Sviluppo economico e territorio, Sara Baldinato, Ambiente, Politiche energetiche e Patrimonio, Ilaria Fantin, Cultura, Turismo e attrattività della città, Leonardo Nicolai, Politiche giovanili, digitalizzazione e Innovazione, Giovanni Selmo, Istruzione ed edilizia scolastica,
Cristiano Spiller, Lavori pubblici e Mobilità, Matteo Tosetto, Politiche sociali, Quartieri e partecipazione, Personale, Leone Zilio, Sport, Grandi eventi e Parco della Pace, e Massimiliano Zaramella, presidente del consiglio.
Al primo cittadino 11.040 euro mensili, al vicesindaco 8.280 euro e 6.624 euro agli assessori e al presidente del consiglio comunale. L’aumento per il capo dell’amministrazione, rispetto all’anno precedente, è di quasi 2 mila euro. Il vice guadagnerà circa 1.400 euro in più al mese, mentre l’incremento mensile per assessori e presidente del consiglio è di circa 1100 euro.
Gli aumenti non sono autodeterminati, ma decisi a livello nazionale con legge di Bilancio e proporzionati alla popolazione e al trattamento economico complessivo dei Presidenti delle Regioni. Lo Stato, eroga contributi agli enti per ristorarli dagli aumenti.
Sul tema interviene oggi Giovanni Rolando, ex consigliere comunale di Vicenza per il Partito Democratico e che aveva dedicato molto impegno alla questione del gettone di presenza per i consiglieri comunali (leggi un nostro articolo precedente).
“Mentre aumentano le indennità degli amministratori comunali di Vicenza, resta sempre bloccato il gettone di presenza dei consiglieri comunali – ha detto -, che per i consiglieri comunali del Comune di Vicenza risulta inalterato da anni: è fissato a 36,15 euro lordi sia per lo svolgimento dei lavori del consiglio comunale, indipendentemente dalla durata, sia per le commissioni consiliari permanenti e per la conferenza dei capigruppo.
Eppure – rammenta Giovanni Rolando – nella precedente amministrazione del sindaco Rucco, quindi a maggioranza destra-Lega, era stato approvato a larghissima maggioranza l’ordine del giorno presentato da me per rideterminarlo, considerata soprattutto l’esiguità del suo valore. Senza poi considerare che non esiste nessun altro sostegno per l’attività impegnativa da consigliere comunale del comune capoluogo di provincia”.
Insomma, da parte dell’ex consigliere, decano della politica vicentina, un suggerimento all’attuale governo cittadino a prendere in considerazione di determinarsi sulla questione.