Infrastrutture, nuovo elenco opere da commissariare: nel primo elenco anche Tav Brescia-Verona-Padova

142
Tav, treni veloci
Tav, treni veloci

È in arrivo, a quanto si apprende, il secondo dpcm con la definizione di un nuovo elenco per i commissariamenti di opere complesse, secondo lo Sblocca cantieri come modificato dal dl Semplificazioni (il 76 del luglio 2020). L’intenzione di adottare un secondo dpcm con una nuova lista di opere era stata a più riprese confermata dal ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili Enrico Giovannini, così come in alcune risposte a interrogazioni parlamentari su questioni di competenza del Mims. Il decreto, sostanzialmente definito, è in invio al Mef, poi ci sarà il passaggio a Palazzo Chigi e quindi quello alle Camere per i pareri – prima della firma entro giugno – delle competenti commissioni parlamentari.

Secondo la norma in questione, infatti, entro il 30 giugno prossimo è possibile, con uno o più decreti successivi, individuare “ulteriori interventi per i quali disporre la nomina di commissari straordinari” oltre a quelli già previsti con precedente dpcm – su proposta del ministro delle Infrastrutture, sentito il ministro dell’Economia e previo parere delle competenti commissioni parlamentari – in quanto “caratterizzati da un elevato grado di complessità progettuale, da una particolare difficoltà esecutiva o attuativa, da complessità delle procedure tecnico-amministrative ovvero che comportano un rilevante impatto sul tessuto socio-economico a livello nazionale, regionale o locale, per la cui realizzazione o il cui completamento si rende necessaria la nomina di uno o più commissari straordinari che è disposta con i medesimi decreti”. Per gli interventi infrastrutturali di rilevanza esclusivamente regionale o locale, è previsto che i decreti debbano esseri adottati, ai soli fini dell’individuazione di tali interventi, previa intesa con i presidenti delle Regioni interessate.

Ad aprile era stato quindi adottato il primo decreto, il cui schema era stato varato precedentemente dal Governo Conte, dopo il parere delle commissioni di Camera (Trasporti e Ambiente) e Senato (Lavori pubblici), con il quale si erano individuati ventinove commissari straordinari per gestire quasi 60 opere pubbliche da tempo bloccate a causa di ritardi legati alle fasi progettuali ed esecutive e alla complessità delle procedure amministrative, tra cui il completamento della linea C della metropolitana di Roma, il piano di riqualificazione della SS 106 Jonica, la realizzazione delle opere della tratta ferroviaria Napoli-Bari, l’alta velocità Brescia-Verona-Padova, la Palermo-Catania-Messina, la nuova linea Ferrandina-Matera La Martella.

Nel parere favorevole arrivato a marzo dalla commissione Lavori pubblici del Senato sul primo schema di dpcm, si era proposta al Governo Draghi una lista di 28 ulteriori opere, alcune delle quali già inserite nell’allegato al Def 2020 ‘Italia veloce’, da commissariare con il nuovo dpcm che deve essere adottato entro il 30 giugno. Il parere aveva anche chiesto l’individuazione di un commissario straordinario per ogni Regione interessata dai Giochi Olimpici Milano-Cortina 2026. Il parere faceva riferimento, tra l’altro, al quadruplicamento della linea ferroviaria Milano-Pavia, intervento che dovrebbe rientrare tra quelli che vedranno a breve la nomina di commissari straordinari.

Fonte Public Policy