La Fenice in Basilica Palladiana: il Vivaldi sconosciuto al cospetto di Caravaggio, Sassolino e Van Dyck

Sindaco Possamai: «Una magia questo dialogo tra capolavori» L’evento è nato grazie anche al rapporto tra Alessandro Bertasi e il sovrintendente de La Fenice Fortunato Ortombina

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La serata del 27 gennaio è stata un momento storico per Vicenza, con l’esibizione memorabile dell’Orchestra del Teatro La Fenice di Venezia nella suggestiva cornice della Basilica Palladiana. L’evento “Tre Capolavori a Vicenza” ha visto l’orchestra esibirsi accanto alle opere di Caravaggio, Van Dyck e Sassolino, creando un connubio straordinario tra musica e arte visiva.

La genesi di questo eccezionale spettacolo è da attribuire anche alla collaborazione tra Alessandro Bertasi, a capo della comunicazione di palazzo Trissino dopo esserlo stato a Venezia dove ha maturato un rapporto di stima e collaborazione con Fortunato Ortombina, come ha sottolineato il sovrintendente de La Fenice. Una sinergia che ha reso possibile prima l’ideazione e, poi, il brillante svolgimento di questa serata unica, celebrata con successo nella Basilica Palladiana.

Il concerto è stato preceduto dalla presentazione dell’iniziativa il 18 gennaio, dove (nostro video integrale a breve in copertina, ndr) il sindaco Giacomo Possamai, l’assessore Ilaria Fantin, il sovrintendente Fortunato Ortombina, il direttore d’orchestra Federico Guglielmo, Gianfranco Vivian per Agsm Aim e gli altri sponsor Leonardo Leodari (Leodari pubblicità) e Mimmo Peruffo (Aquila Corde Armoniche), hanno enfatizzato la collaborazione tra le istituzioni coinvolte, tra cui il Consorzio Vicenzaè.

Il direttore d’orchestra Federico Guglielmo, all’apertura della serata di ieri, 27 gennaio, ha annunciato un momento senza precedenti: l’esecuzione in prima mondiale assoluta di una sonata di Antonio Vivaldi, ritenuta perduta per lungo tempo. Grazie al lavoro di musicologi internazionali, la partitura attribuita inizialemnte a Giuseppe Aldrovandini, conservata nella Biblioteca Nazionale di Vienna tra le partiture commissionate dagli Asburgo a compositori di tutta Europa. Ma la partitura, che aveva concordanze molto importanti con alcune opere vivaldiane, è stata, quindi esaminata, da Federico Maria Sardelli, massimo esperto del Prete Rosso, che ne ha autenticato la paternità.

L’esecuzione della Sonata per violino e basso continuo numero 829 ha incantato gli spettatori, preparando il palco per il sindaco Giacomo Possamai e il sovrintendente Fortunato Ortombina, che hanno elogiato il privilegio di suonare in un luogo così prestigioso e ricco di storia come la Basilica Palladiana.

Il sindaco Possamai ha enfatizzato il carattere di “dialogo” dell’evento, che va oltre le opere esposte, i tre capolavori, cioè, di Caravaggio, Van Dyck e Sassolino, coinvolgendo istituzioni culturali, territorio e luoghi straordinari. Il concerto, un dialogo unico fra tutti e tutto, ha completato la magia della serata, che ha unito il fascino della Basilica, il successo dell’esposizione e l’esecuzione straordinaria della sonata di Vivaldi mai eseguita prima.

L’Orchestra del Teatro La Fenice, diretta da Federico Guglielmo, ha continuato a stupire con esecuzioni maestose de “Le Quattro Stagioni” e il “Concerto in Mi minore per Archi e Continuo”. Gli applausi scroscianti hanno richiamato gli artisti per un bis trionfante.

Il concerto è stato trasmesso in diretta televisiva da Tva e su Instagram dall’ufficio stampa del Comune di Vicenza, permettendo a un vasto pubblico di partecipare virtualmente. La presenza di autorità, sponsor e cittadini in sala ha contribuito a rendere l’evento ancora più speciale, consolidando Vicenza come punto di riferimento culturale nel panorama veneto.

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Fonte: La Fenice in Basilica Palladiana incanta con il Vivaldi sconosciuto , Comune di Vicenza

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