La rivincita di Rachid Arma, amato da Rosso e dai tifosi. L’ex operaio marocchino ora centravanti del Lanerossi: ?prego senza problemi nelle moschee di Vicenza?

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Rachid Arma è nativo del Marocco. A sei anni suo padre se n’è andato di casa, per cercare lavoro e un futuro migliore per la sua famiglia. È passato dalla Libia, si è fermato per un periodo in Tunisia, ma è ripartito ancora, per arrivare con un barcone in Italia, fino a quel lavoro in fabbrica trovato a San Bonifacio, provincia di Verona, ma Diocesi di Vicenza. Per tre anni Rachid non ha quasi mai visto suo padre. Lui e sua madre si sono fatti forza, tra mille difficoltà, fino al giorno in cui trovò una casa che potesse accogliere tutti e tre.

Poi però nacquero altri due fratelli, servivano soldi a casa e così Arma decise di lasciare la scuola per andare a lavorare, nella sua stessa fabbrica dove lavora tutt’oggi il padre: per tre anni operaio metalmeccanico, sempre con la passione del pallone, iniziata sulle strade “bollenti” in Africa.

Una lunga carriera fatta di tanti gol sui campi di serie C, poi quest’anno il ritorno a Vicenza. Sì, ritorno perché la prima volta, in serie B, è stata la stagione 2010-11, con una maglia gettata a terra per una sostituzione e i (tanti) fischi dei tifosi.

?I tifosi del Vicenza ? ci racconta ? ora hanno potuto conoscermi anche per la persona che sono realmente, quello è stato un errore dovuto alla giovane età. Ci abbiamo messo una pietra sopra?.

Nella reazione dei tifosi possono aver influito le tue origini marocchine?

?Penso che avrebbero reagito allo stesso modo se fossi stato cristiano o di qualsiasi altra religione, quello è stato un episodio di campo?.

Tifosi che ora lo osannano in quel campo, tra cui il patron Renzo Rosso che apprezza il suo spirito di sacrificio per i compagni. Un giocatore ?modello? anche fuori dal campo: diventato padre da poco, ci confida che ?quando posso vado alla preghiera del venerdì mattina, Vicenza è una città aperta, con diverse moschee e né io né altri musulmani che conosco abbiamo mai subito alcun episodio di intolleranza. Ci sono tanti stranieri e famiglie integrate?.

Il prossimo 16 gennaio il capricorno biancorosso compirà 34 anni. Ma ci sono tante altre soddisfazioni che vuole prendersi con la maglia da centravanti titolare del Lanerossi. A partire da domenica nel big match a Trieste (ore 19). Sarà l’ex di turno, ma al suo fianco ci sarà l’esodo di un migliaio di tifosi vicentini. Una sfida da brividi.

Ma con una storia così alle spalle, per Arma la paura non esiste.