Letterine di Natale di ViPiù, Tommaso De Beni: “caro Babbo Natale, donaci un po’ di onestà. Ma portati via un po’ di impulsività”

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Letterine a Babbo Natale
Letterine a Babbo Natale

Caro Babbo Natale,

quest’anno non ti chiedo regali per me, ma, guardandomi intorno in questa società già nevrotica prima del Covid, che doveva essere migliore dopo il virus, e invece rischia di diventare ancora più isterica, egoista e superficiale di prima, mi piacerebbe se portassi a tutti un po’ di onestà intellettuale.

Se togliessi ad ogni italiano il vizietto di dover sempre pensare di dover fregare per primo, per non essere fregato dal prossimo. Se riportassi un po’ più in basso la furbizia, e come si dice in Veneto, la ciàcola, nella scala dei valori.

Così magari si potrebbe tornare a credere che essere buoni paghi, che se non dai non ricevi, che è meglio sempre dire la verità, essere onesti, con se stessi prima di tutto, ma anche con chi si ha di fronte, riconoscendo agli altri i loro meriti e demeriti in maniera obiettiva, e che ogni tanto fa bene lavorare per far arrivare l’acqua a tutti (possibilmente non inquinata dai Pfas), piuttosto che tirare sempre e solo quella del proprio mulino.

Così magari, con un pizzico di onestà intellettuale in più, potremmo riuscire a provare un po’ di empatia, a mettere in pratica il principio cristiano e rivoluzionario di “non fare agli altri ciò che non vorresti fosse fatto a te”. E a chiedere scusa quando la realtà dei fatti ci dice che abbiamo torto, o, detto in altre parole: a prenderci le nostre responsabilità.

Ma poi, prima di riprendere il tuo cammino, sarebbe bello se ti portassi via un po’ della nostra frenesia e impulsività, ne abbiamo talmente tanta che non riusciamo più a guardare dietro le apparenze, a vedere la riflessività, la logica e il buon senso come dei pregi da valorizzare anziché dei limiti da stigmatizzare. Non ci rendiamo nemmeno più conto di quanto male faccia correre dietro a un disvalore calpestando il vero valore. Se non è riuscito il Covid a farci capire che dobbiamo usare di più la testa e meno la pancia, pensaci almeno tu, grazie.

(qui le Letterine di Natale di ViPiù 2020)