Liberi Subito, verso il voto del Consiglio regionale del Veneto la legge sull’aiuto medico alla morte volontaria

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Foto dal web

Martedì 16 gennaio 2024 il Consiglio regionale del Veneto discuterà la proposta di legge “Liberi Subito” per regolamentare l’aiuto medico alla morte volontaria. La proposta di legge regionale di iniziativa popolare è stata elaborata dall’Associazione Luca Coscioni e promossa dal gruppo veneto.

L’iniziativa è andata a buon fine grazie a una raccolta firme molto partecipata (oltre 9mila, ndr), “fino ad ora – spiegano gli attivisti veneti – nessuna proposta d’iniziativa popolare era giunta al voto in aula a palazzo Ferro Fini, a fronte di ben 216 proposte presentate”. A giugno 2023, con procedura ritenuta corretta nella forma e nel merito dal Presidente del Consiglio regionale, le firme sono state depositate e da lì si arriva alla storica data di martedì prossimo.

Secondo la cellula veneta della Coscioni la popolazione è pronta per questa innovazione legislativa: “I sondaggi parlano chiaro – affermano -. Nel Nord Est alla domanda ‘Quando una persona ha una malattia incurabile e vive con gravi sofferenze fisiche, è giusto che i medici possano aiutarla a morire se il paziente lo richiede?’, risponde di sì l’82% delle persone”. 

Viene inoltre messo in chiaro che “non è una legge sul fine vita o sul suicidio medicalmente assistito, che rimangono materia di competenza nazionale. È una proposta che vuole regolamentare ciò che è stato già applicato. La Regione non legifererà su alcun tema etico, ma andrà a regolamentare e rendere effettivamente fruibile un diritto già riconosciuto e un’azione resa lecita”.

Tutto riconduce al caso di Stefano Gheller, l’uomo di Cassola, in provincia di Vicenza, malato di distrofia muscolare e autorizzato dal 13 ottobre 2022 dall’Usl 7 Pedemontana a procedere con il suicidio assistito.

“Gheller – spiegano i promotori della Liberi Subito – ha ottenuto la verifica da parte della Commissione medica e la risposta affermativa di aver diritto, quando lo richiederà, alla prestazione volontaria di morte attraverso auto-somministrazione del farmaco che l’Asl si è impegnata a fornirgli. Gloria – aggiungono – ha posto fine alle sue sofferenze il 23 luglio 2023, dopo la verifica delle sue condizioni da parte dell’Asl Marca Trevigiana che le ha fornito il farmaco letale”.

Questo, infine, l’appello alla politica chiamata al voto il 16 gennaio 2024: “I convincimenti religiosi o etici dei consiglieri non dovrebbero pesare su questa scelta e auspichiamo che l’approvazione della legge o il suo rifiuto attingano ai principi della libertà di pensiero e di responsabilità civica”.