Tra Licata e Agrigento vivono serpenti Boa delle sabbie: ne ha salvati tre piccoli e unu adulto Sebastian Colnaghi, siracusano di 21 anni

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Boa delle sabbie fotografato con Sebastian Colnaghi a maggio 2022
Boa delle sabbie fotografato con Sebastian Colnaghi a maggio 2022

Mi sono recato tra Licata e Agrigento e vi sono rimasto un paio di giorni – spiega Sebastian Colnaghi, siracusano di 21 anni, noto in Sicilia per il suo impegno in difesa dell’ambientealla ricerca del Boa delle sabbie (Eryx jaculus) scoperto qualche anno fa tra Licata e Agrigento dall’imprenditore agricolo Salvatore Russotto.

Assieme a quest’ultimo, profondo conoscitore della zona e delle campagne che si aprono lungo quella fascia di terra, mi sono concentrato nella ricerca e durante le esplorazioni, abbiamo avuto la fortuna di individuare e salvare tre piccoli ed un adulto di Boa finiti dentro un pozzo mentre un altro adulto della stessa specie lo abbiamo ritrovato sulla spiaggia al crepuscolo. Purtroppo questa specie è esposta ai rischi che si corrono in strada ed infatti un altro esemplare adulto lo abbiamo trovato morto in mezzo alla strada tra Licata e Agrigento”.

Due serpenti Boa delle sabbie
Due serpenti Boa delle sabbie

Se ci pensiamo un attimo – prosegue Sebastian Colnaghi – non possiamo non esclamare come sia davvero incredibile che una specie reietta come il Boa delle sabbie possa vivere indisturbata in queste zone. E’ una specie che va assolutamente protetta e tutelata!”.

La scoperta della presenza del Boa delle sabbie in Sicilia risale a qualche anno fa. Secondo gli studiosi questo rettile è stato importato dagli antichi greci che erano soliti usare questi animali per motivi di culto, offrivano i serpenti agli dei che veneravano ma anche per ragioni di guerra in quanto i serpenti venivano utilizzati come proiettili che venivano lanciati sulle navi nemiche prima dell’assalto per creare scompiglio e paura.