Litiga in un bar di Malo e aggredisce le forze dell’ordine: Daspo Willy per un trentunenne albanese

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Ha bevuto troppo al bar e ha cominciato a litigare violentemente con altri avventori, tanto da costringere il gestore a chiamare le forze dell’ordine: per questo nei confroti di M.A., 31 anni, cittadino albanese, con precedenti per reati contro la persona e ubriachezza, è stato emesso da parte del Questore di Vicenza Dario Sallustio un Daspo Willy per la durata di due anni.

L’episodio che ha portato al Daspo Urbano è avvenuto nella serata del 12 luglio scorso.

M.A. è stato arrestato dai militari della stazione Carabinieri di Arsiero per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali, perpetrati all’interno dell’esercizio pubblico denominato “Bar Bacco e tabacco” a Malo. L’uomo stava trascorrendo la serata al bar quando, a seguito di una smodata assunzione di alcol, è sorto un acceso alterco con altri avventori. Il gestore, vedendo che la situazione degenerava, ha chiamato il numero di emergenza. Per prima sul posto è arrivata una pattuglia della Polizia Locale Alto Vicentino. Gli agenti, non riuscendo a contenere M.A., hanno chiesto l’intervento anche dei Carabinieri. Anche i militari dell’Arma hanno faticato non poco a gestire la situazione, dato il forte stato di alterazione psico-fisica di M.A., che dopo averli apostrofati con frasi minacciose, li ha aggrediti in maniera violenta tanto da provocare lesioni personali. L’uomo poi è stato arrestato e, in considerazione della gravità di quanto accaduto e dei precedenti a suo carico, che evidenziano una concreta pericolosità per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, il Questore della Provincia di Vicenza Dario Sallustio ha emesso nei suoi confronti un Daspo Willy, un Divieto di Accesso e lo stazionamento nelle immediate vicinanze, a tutti i locali pubblici del comune di Malo (VI), per la durata di 2 anni, dalle ore 17.00 di ogni giorno e fino alle ore 06.00 dell’indomani. L’eventuale inottemperanza del presente provvedimento è punita con l’arresto da 6 mesi a 2 anni di reclusione, e con la multa da 8.000 a 20.000 Euro.