Lonigo: dimesso il primo paziente in Veneto con un cuore artificiale completo

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Ospedale di Lonigo cuore artificiale

Il primo paziente in Veneto a ricevere un cuore artificiale completo è stato dimesso con successo dalla Cardiologia Riabilitativa di Lonigo.

Dopo l’intervento eseguito all’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, il paziente ha completato un percorso di recupero di circa sei settimane presso la struttura leonicena, specializzata nella riabilitazione di casi ad alta complessità.

La riabilitazione è stata personalizzata, partendo dalla mobilità passiva e arrivando gradualmente all’autonomia completa. Il paziente, monitorato costantemente da un’équipe multidisciplinare, è stato in grado di camminare regolarmente al momento delle dimissioni. Questo successo segna un passo importante per la sanità veneta.

L’ospedale di Lonigo, con il suo reparto di Cardiologia a indirizzo Riabilitativo, accoglie in media circa 450 pazienti all’anno. In risposta all’elevato numero di casi complessi, è in programma un aumento del personale e l’acquisto di nuove attrezzature per estendere i posti letto disponibili da una media di 22 a 30, migliorando così la capacità di assistenza.

“Molti pazienti ci vengono mandati dai centri di Cardiochirurgia di Padova e Verona – spiega Claudio Bilato, direttore dell’U.O.C. Cardiologia dell’ospedale di Arzignano e dell’U.O.C. Cardiologia a indirizzo Riabilitativo di Lonigo – in quanto sono poche le strutture che hanno le competenze e l’esperienza per gestire il percorso di riabilitazione dei pazienti che hanno ricevuto un nuovo cuore o sistemi di assistenza ventricolare.

Si tratta infatti di soggetti particolarmente fragili, che ad esempio richiedono una particolare attenzione per la prevenzione delle infezioni, essendo stati sottoposti a terapia immunosoppressiva, e possono presentare problematiche di coagulazione o di trombosi. Il tutto grazie naturalmente alle competenze dell’équipe medica, che vorrei ringraziare, composta dal dott. Andrea Cera, la dott.ssa Francesca Discardi, la dott.ssa Pattriza Dovigo e la dott.ssa Laura Quer, con il supporto del coordinatore infermieristico dott.ssa Laura Benetti”.