Chiara Luisetto su VicenzaPiù Viva n. 302: “Sanità pubblica, lavoro dignitoso e comunità più forti. Così riparte il Vicentino”

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Chiara Luisetto, consigliere regionale ricandidata con Manildo

(A cura di Edoardo Pepe sulla consigliera Luisetto dallo Speciale redazione Elezioni regionali di VicenzaPiù Viva n. 302 in edicola).

La consigliera regionale del PD Chiara Luisetto rilancia la sua candidatura: “Mi ricandido per dare voce a chi non ne ha e riportare la politica vicino alle persone”.

Chiara Luisetto, consigliera regionale uscente del Veneto, già sindaca di Nove e prima donna a guidare il suo Comune, è oggi la figura di riferimento del centrosinistra vicentino a livello regionale. La sua storia politica nasce nella comunità e nel sociale: si è occupata di servizi per disabilità, anziani e famiglie fragili, ha contribuito alla rete bibliotecaria provinciale e guidato il PD provinciale vicentino. Ora rilancia la sua candidatura con un programma che mette al centro sanità, scuola, lavoro, ambiente e mobilità.

Consigliera Luisetto, perché questa nuova sfida?
«Perché in questi anni ho visto quanto le scelte regionali incidono nella vita quotidiana: dal medico di base, ai tempi d’attesa per una visita, passando dalla possibilità di trovare posto in un asilo nido o in una casa di riposo. Mi ricandido per portare competenza ed esperienza concreta, maturata come amministratrice e come professionista nel sociale. Voglio continuare a dare voce a chi non ne ha e costruire un Veneto più giusto.»

La sanità è il tema che lei mette al primo posto. Perché?
«Perché oggi troppe famiglie si sentono sole. In provincia di Vicenza oltre 13.000 persone non hanno il medico di base, i consultori sono stati impoveriti, i centri per la salute mentale hanno orari ridotti. Accade che, per un’operazione agli occhi, ci siano liste d’attesa di anni e che molte famiglie debbano pagare di tasca propria cure che dovrebbero essere un diritto. Bisogna ricostruire la prossimità: più risorse ai distretti, consultori rafforzati, assunzioni di personale. Ho presentato anche una legge per i caregiver familiari, quell’esercito silenzioso di persone – spesso donne – che rinunciano al lavoro per prendersi cura di un parente fragile. È una battaglia di dignità che voglio portare fino in fondo.»

E l’ambiente?
«Il Vicentino è terra di eccellenze ma anche di ferite aperte: penso all’inquinamento da PFAS, al consumo di suolo, ai rischi idrogeologici. Serve una politica di rigenerazione, non di sfruttamento. Dobbiamo bonificare le aree contaminate, tutelare l’acqua e investire in un modello sostenibile che tenga insieme salute e sviluppo. Il territorio vicentino ha grandi potenzialità nel turismo, nell’agroalimentare, nel cicloturismo: se li valorizziamo con scelte coraggiose, possiamo crescere senza distruggere il nostro paesaggio.»

Le famiglie lamentano costi alti e servizi insufficienti. Che cosa propone?
«Nidi gratuiti e accessibili, borse di studio per tutti gli idonei, più edilizia pubblica e affitti calmierati. In Veneto sempre più persone lavorano senza riuscire a vivere dignitosamente: salari bassi, precarietà, affitti insostenibili. Io credo che casa e lavoro siano diritti da garantire. Servono politiche attive vere, non bonus spot.»

Capitolo trasporti: la Regione investe molto sulle strade, lei non è d’accordo?
«Negli ultimi anni si sono spesi miliardi in nuove strade dimenticando studenti e pendolari. È tempo di investire in trasporto pubblico: elettrificare le linee ferroviarie vecchie, integrare i collegamenti con un biglietto unico, potenziare i bus per chi studia e lavora. Servono più treni e meno cemento. Un Veneto moderno deve muoversi in modo sostenibile.»

Un messaggio ai vicentini che la leggono oggi su ViPiù?
«La politica deve tornare a prendersi cura delle persone. Io ci sono, con empatia e competenza, per costruire comunità più solidali e un Veneto che dia pari opportunità a chi ci vive. Ogni segnalazione dei vicentini può diventare proposta in Consiglio: ascoltare e agire è il mio modo di fare politica.»