L’ultimo saluto a Gianni Cristofari dall’amico Gianni Rolando: “combattente per la giustizia sociale”

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Cristofari
Cristofari

Alla cerimonia religiosa per l’ultimo saluto a Gianni Cristofari, officiata in Duomo di Vicenza da mons. Lodovico Furian, ha visto prima dell’inizio alcuni interventi in chiesa per ricordare la figura dell’avvocato e politico primo Difensore civico fra cui quello dell’amico e collega politico di lunga data, un commosso Gianni Rolando che riportiamo di seguito.

Gianni Cristofari ci ha lasciati. Un grande. Colpito da implacabile malattia ha combattuto contro il male con tanto coraggio e lucida determinazione, fino alla fine. Ci ha lasciati e ancora la cosa non ci sembra vera.

Indimenticabile volto ove l’espressione verbale era illuminata sempre dalla scintilla dell’arguzia. Voce che dava alle parole una rinnovata fiducia nel fare operosamente. Voce e comportamento che incidevano negli animi. Che sapeva però anche colpire, come succede ai miti non privi di temperamento, di volontà di combattere contro le ingiustizie e nefandezze.

Gianni Cristofari ha saputo coniugare insieme l’impegno civile, democratico, politico. Sempre aperto a valutare i diversi punti di vista per il bene comune, Gianni, mai settario.  Primo Difensore Civico di Vicenza, consigliere comunale con i DS e di Sinistra Democratica, nel CdA di Ipab con la presidenza Rolando, vicepresidente di Ipab con Turra presidente, co-fondatore della Fattoria Sociale de “il PomoDoro”, fondatore dell’associazione Salute Solidale di cui è stato vicepresidente. Collaboratore dello sportello dell’associazione Luca Coscioni. Prestava la sua professionalità di avvocato in difesa dei diritti dei lavoratori in Uil.

Amante della vita e curioso del mondo che amava girare per le strade col camper. La passione della musica, suonava la chitarra, lo ha portato ad organizzare il festival degli Artisti di strada, che incontrava per le strade di Vicenza, ogni anno, presso la sua parrocchia di Araceli.

Ora quel volto vivrà nel nostro ricordo. Abbiamo perduto il collega consigliere, il compagno di lavoro e di combattimento. L’amico caro. Rimane però in noi con l’esempio della sua vita, della sua attività instancabile, delle sue battaglie.

Non solo in noi. Per tutti coloro che nutrono sereno amore della vita ed intima comprensione di tutto ciò che è umano. Alla moglie avv. Annalisa, ai figli Gianmarco e Sofia che tanto hai amato, Gianni, l’abbraccio pieno di affetto.

Nell’onorare la memoria di questo combattente per la giustizia sociale, di questo professionista e saggio, possiamo essere tutti uniti.


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