Mario Guggino, a Montecchio Maggiore inaugurazione della mostra Sentieri tra arte e poesia

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Mario Guggino Pietà

È in programma a Montecchio Maggiore l’inaugurazione della mostra “Sentieri tra arte e poesia” di Mario Guggino, alle 16 di sabato 20 gennaio 2024 presso la sala civica Corte delle Filandre. L’esposizione resterà visitabile al pubblico dal 21 gennaio al 25 febbraio 2024.

Una vita d’arte e di poesia, fiorita accanto all’impegno costante di docenza e di azione civica. Mario Guggino, classe 1943, montecchiano di padre siciliano e madre veneta, è una figura nota ai suoi compaesani soprattutto per la sua lunga esperienza di insegnamento presso la scuola media di Montecchio Maggiore.

Al contempo, nell’arco dei cinque decenni, ha raccolto consensi ed encomi di critica in occasione di concorsi letterari e di mostre collettive. Il suo temperamento espressivo, esuberante ed ecclettico, ha dato vita a una produzione rigogliosa di versi e di opere pittoriche e scultoree, all’insegna della continua sperimentazione formale e tecnica.

Il suo stile inizialmente figurativo, che echeggia solleciti formali e cromatici di Rosai e di Sironi, si è incamminato gradualmente verso orizzonti dell’astrazione, senza per questo rinunciare in modo perentorio al carisma del volto e della corporeità, che emergono a volte, in modo sibillino, anche negli ultimi lavori.

Gli occhi dell’artista sorridono mentre racconta dei suoi “gagliardi inizi”, quando – già da qualche tempo iniziato alla poesia – volle misurarsi anche con il linguaggio pittorico, per fare un dono di bellezza all’amata consorte Anna Maria e al loro nido familiare, incoraggiato da subito dall’amico Remo Schiavo, “genius loci” che per decenni ha animato tenacemente la vita culturale montecchiana.

La biografia d’artista, con un’ampia selezione di dipinti e accompagnata da un florilegio della produzione poetica, è confluita nel libro Mario Guggino. Un cammino tra arte e poesia, pubblicato nel 2022 da ZeL Edizioni, curato da Agata Keran, con contributi critici non solo della curatrice, ma anche di altri sei autori (Giordano Montecchi, Giuliano Menato, Grazia Boschetti, Remo Schiavo, Enrico Hüllweck e Francesca Gaianigo).

Frutto di una riflessione scaturita sia da incontri culturali e umani con altri artisti e intellettuali della regione, sia da colpi di fulmine con alcuni grandi maestri del passato, in primis Caravaggio, o dell’età contemporanea, come Braque, Rouault e Guttuso, per citare solo i rimandi più espliciti contenuti nei dipinti, l’arte di Guggino mantiene sempre una profonda originalità, anche quando osa dialogare con i mostri sacri dell’universo espressivo.

Nella mostra, allestita presso la sala civica Corte delle Filande a Montecchio Maggiore a cura della Keran, verranno presentate anche alcune opere finora inedite, realizzate negli ultimi mesi.

“Sorprende in particolare il trattamento nuovo della superficie cromatica in rilievo, trattata ancora come forma plastica, ma che – attraverso la foratura a tratti della tela – si apre in modo lieve, quasi fosse un respiro verso la luce o il buio dell’ambiente circostante”, sottolinea la curatrice che, assieme ad Hüllweck, interverrà all’inaugurazione programmata per sabato 20 gennaio presso la stessa sede espositiva. 

L’evento inaugurale, a ingresso libero, verrà impreziosito dalle letture dell’attrice Alessia Bartolomucci e da momenti musicali eseguiti da due allieve del Conservatorio Pedrollo, Aurora Boesso e Maria Martelletto.