
Sono stati stanziati 5.530.000 euro per il ripristino del territorio comunale di Marostica, duramente colpito da frane e smottamenti. Queste risorse copriranno l’intera stima dei danni subiti dal patrimonio pubblico e consentiranno un importante intervento sul viadotto di San Luca, un’infrastruttura strategica per la viabilità locale.
La decisione arriva dopo un periodo particolarmente complesso per la comunità, segnato da eventi meteorologici eccezionali. Nel corso del 2024, il territorio di Marostica ha registrato circa 1.575 mm di pioggia, di cui quasi mille concentrati in soli 60 giorni. Un evento estremo a maggio ha visto la caduta di ben 183 mm di pioggia in una singola mattinata, mettendo sotto forte stress l’intera cintura idraulica territoriale, incluse la Longhella e le reti scolastiche secondarie.
Nonostante ciò, grazie a cinque anni di interventi finanziati dal Comune di Marostica in collaborazione con enti regionali per un totale di 2.000.000 di euro, sono state evitate situazioni ben più drammatiche, scongiurando ad esempio lo sfollamento della scuola materna nei pressi del torrente Longhella.
La città scaligera ha contato ben 75 frane, non solo a causa dell’evento meteorologico estremo di maggio, ma anche a seguito di mesi caratterizzati da continue allerte rosse. Il Centro Operativo Comunale (COC) è rimasto attivo per 46 giorni consecutivi, un periodo quasi doppio rispetto alla media prevista per eventi simili, a testimonianza della gravità della situazione affrontata.
Un sentito ringraziamento è stato rivolto a tutte le persone che hanno contribuito con dedizione e spirito di servizio: i volontari della Protezione Civile, ANC e Alpini, i vari gruppi di supporto della provincia, il Sindaco Mario Conte di Treviso per l’invio di tecnici comunali e il personale della Protezione Civile di Mestre.
Un pensiero speciale è stato dedicato al personale dell’Ufficio Tecnico comunale dei lavori pubblici, in particolare all’ingegnere Federico Bertoncello e all’intero team, dai tecnici alla squadra operai, che hanno operato e continuano a operare senza sosta. Il loro lavoro, attento e scrupoloso, ha permesso la predisposizione di un dossier tecnico dettagliato che ha portato al riconoscimento integrale delle spese richieste. Queste risorse sono state agganciate agli stanziamenti del 2023 grazie all’attività di certificazione prodotta, che ha evidenziato come il collasso del territorio nel 2024 fosse iniziato un anno prima, a seguito delle eccellenti procedure di apertura del COC.