Terremoto politico ad Arzignano: dopo Masiero si dimette Nicolò Sterle. Chiesto commissariamento

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Arzignano Nicolò Sterle
Nicolò Sterle

A qualche ora di distanza dalle dimissioni del vicesindaco di Arzignano Riccardo Masiero, Nicolò Sterle, consigliere comunale di minoranza ad Arzignano, del gruppo “Forza Italia Berlusconi – Sterle Sindaco”, ha rassegnato questa mattina le proprie dimissioni dalla carica.

Una decisione che arriva al culmine di una fase di estrema tensione scatenata dal recente rimpasto di Giunta operato dalla sindaca Alessia Bevilacqua.

Le dimissioni, “presentate insieme ad altri colleghi” – spiega Sterle -, seguono strategicamente la seduta di Consiglio Comunale del 17 dicembre. “È con grande senso di responsabilità che ho protocollato le mie dimissioni dopo che sono state votate delibere importanti come le varianti al piano degli interventi e il bilancio, così da consentire un proseguimento lineare della macchina comunale nei prossimi mesi”, ha spiegato il forzista in una nota ufficiale.

Al centro della contesa c’è la scelta della sindaca Bevilacqua, recentemente eletta in Consiglio regionale del Veneto con 8.425 preferenze (nella lista Lega-Liga Veneta Stefani Presidente), di procedere a un radicale riassetto della sua squadra di governo. Una mossa necessaria in vista della sua ormai prossima opzione per la carica veneziana, incompatibile con quella di primo cittadino.

“Questo, stante la situazione attuale, è l’unico metodo per riportare alla normalità la vita politico-amministrativa di questa città dove, davanti all’occasione di avere finalmente un rappresentante regionale del nostro comune e della nostra vallata in maggioranza che potesse finalmente portare a Venezia le istanze e le esigenze del nostro territorio, l’amministrazione Bevilacqua – Marcigaglia ha deciso di stravolgere il volere popolare destituendo dalla carica di Vicesindaco Riccardo Masiero per armare un indegno teatrino politico con la nomina a vicario del Sindaco dell’Assessore Mecenero, per la necessità di mantenere salda la poltrona di Sindaco ancora per qualche mese, con ogni probabilità per compiere le nomine del CDA di Acque del Chiampo (società nella quale, unitamente ad altre realtà partecipate, le nomine di parenti ed amici e affetti non sono mai mancate)”.

“Alla luce di tutto questo – sentenzia Sterle -, la soluzione del Commissariamento del Comune per qualche mese fino ad elezioni è la sola che possa garantire terzietà e imparzialità nel periodo precedente la campagna elettorale”.

Il consigliere dimissionario lancia quindi un appello politico a Fratelli d’Italia per avviare un confronto programmatico serio e “riportare Arzignano tra i paesi centrali nello sviluppo della provincia”.

In questo scenario, c’è da ricordare che la “rappresentanza arzignanese” a Venezia si era anche rafforzata: oltre a Bevilacqua, infatti, è stato eletto in Consiglio regionale anche Marco Zecchinato, anch’egli eletto nella lista Lega-Liga Veneta Stefani Presidente, che ha inoltre ottenuto dal governatore Stefani l’assessorato con deleghe Cooperazione Interregionale, Governo del Territorio, Infrastrutture.

C’è infine da annotare che, dopo le dimissioni di Masiero, la stessa Bevilacqua ha affidato ai social, con un lungo post, le motivazioni della sostituzione. “In questi mesi, non ho mai avuto un vice: ho avuto una persona che mi remava contro mettendomi costantemente in difficoltà”, ha detto ammettendo (e al tempo stesso accusando Masiero stesso) di aver ceduto alle pressioni dello stesso per nominarlo vicesindaco.

Alla Bevilacqua, inoltre, non è andato giù il fatto che l’ex vicesindaco avesse candidato Emanuela Fochesato, della maggioranza, alle regionali per togliere voti a lei. Poi, un lungo elenco di altri comportamenti imputati dalla prima cittadina a Masiero che motiverebbero la decisione di rimuoverlo dall’incarico fiduciario.

Anche su questo ennesimo capitolo della crisi politica di Arzignano interviene il Partito Democratico. Il Circolo PD Valchiampo sostiene che “la fine ingloriosa dell’amministrazione Bevilacqua è una sconfitta politica che ricade interamente su chi ha governato, ma è soprattutto un danno per Arzignano, che perde tempo prezioso e opportunità di sviluppo”.

Luca Lazzaroni, segretario del Circolo PD Valchiampo, ha aggiunto: “Quello che si chiude non è solo un mandato amministrativo, ma un modo di governare basato sull’improvvisazione e sulla chiusura al confronto. Siamo già al lavoro sul territorio per costruire un’alternativa credibile, capace di rimettere al centro l’interesse pubblico e il futuro della città”.