Matteo Tosetto ha lasciato a Vicenza Forza Italia per la sfiducia di fatto a Draghi: la lettera aperta dell’ex collega Roberto Cattaneo

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Roberto Cattaneo e Matteo Tosetto insieme in Forza Italia (foto da nota stampa del 3 maggio 2020 di Linea News)
Roberto Cattaneo e Matteo Tosetto insieme in Forza Italia (foto da nota stampa del 3 maggio 2020 di Linea News)
Caro Matteo, ho letto la tua intervista che tenta di spiegare il perché del tuo addio a Forza Italia – così inizia la lettera aperta di Roberto Cattaneo a Matteo Tosetto -, dichiarato sulla scia di quelle di Renato Brunetta e altri, altrettanto incompressibili perché affidato, nel migliore dei casi, alla emotività. Dell’episodio della astensione sulla espressione di fiducia al Governo Draghi avete tutti voi accettato, senza alcun confronto con quanti vi hanno accompagnato per decenni, l’interpretazione data dal PD, che è chiaramente strumentale.
Brunetta, Gelmini e Carfagna a livello nazionale, e tu a Vicenza ma anche in Veneto avete rinunciato a svolgere un ruolo politico ed etico importantissimo che vi attendeva in
questi mesi pre-voto, e poi nella prossima legislatura: ancorare fortemente i principi della democrazia liberale al molto probabile prossimo governo del Centro Destra.
Questo è il compito di FI e rinunciarvi con un pretesto, perché di questo si tratta, trasforma un addio in una fuga, con quale meta non lo si comprende, almeno per ora.
Tu stesso ammetti che devi molto a FI, credo, perciò, che avresti dovuto, visti gli incarichi politici e amministrativi che ricoprivi e che hai ricoperto in passato, aprire un confronto
interno. Almeno per rispetto verso tutti gli amici che ti hanno sempre sostenuto.
Non lo hai fatto e questo non ti fa onore. Mi permetto accennare al fatto che l’attuale tuo ruolo in giunta a Vicenza ti venne assegnato proprio come rappresentante di Forza Italia, nominato non eletto.
Ora che non ti riconosci più in Forza Italia, per la coerenza di cui si parla nell’intervista di oggi, mi chiedo se farai eccezione per il ruolo in giunta. Corretto sarebbe rimetterlo nelle mani del Sindaco o quantomeno al partito che ti ha insediato in quella posizione.
Insisti anche sul concetto di moderati che, secondo quanto affermi, FI non lo rispetterebbe più. Questo è per lo meno irrispettoso verso tanti di noi che hanno fatto uno stile di vita, trasferito nel partito, della moderazione. Nessuno di noi, ma nemmeno tu, possiede un monopolio della moderazione: ripeto, è uno stile di vita che è, in politica, trasversale, e questo sarà, ancora una volta, un ruolo, prezioso, che FI svolgerà anche in futuro, e sarà una buona cosa per l’Italia, comunque vadano le prossime elezioni.
In ogni caso, in considerazione dell’amicizia personale che riaffermo, se hai deciso che le nostre strade si dividono, nel dichiarare il mio dispiacere, almeno impegniamoci a farlo con rispetto delle posizioni di tutti, del rispetto verso questa Amministrazione e del ruolo che ti ha riconosciuto, e a farlo fino in fondo, senza ambiguità, non a metà.
Lo capiranno sia gli elettori di centrodestra che quelli di centrosinistra ed eviteremo le alchimie.
Un cordiale saluto, Matteo Tosetto
Roberto Cattaneo
Capo Gruppo e Segretario cittadino di Forza Italia