Recoaro Terme, l’annuncio di Comune e Ulss 8 Berica: “La Medicina di Gruppo è salva”

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medicina di gruppo recoaro terme

La Medicina di Gruppo di Recoaro Terme è salva. L’annuncio arriva in forma congiunta dal Comune e dall’Ulss 8 Berica dopo mesi di intenso lavoro.

Grazie all’accorpamento del servizio con un gruppo di professionisti di Valdagno il servizio potrà proseguire. La Medicina di Gruppo della Conca di Smeraldo arriva da anni turbolenti in cui più volte è stata messa in dubbio la sua permanenza a causa del sopraggiungere del pensionamento di alcuni medici.

Lo scorso anno era stato operato un primo salvataggio grazie alla disponibilità assicurata da un professionista a prolungare la propria attività fino al 2022 e il subentro di altri due medici.

Nei mesi scorsi, invece, l’improrogabile pensionamento del dott. Giovanni Cucciarrè aveva riaperto il problema, tanto da far scendere in campo il Comune con una vera e propria campagna di arruolamento (leggi qui). Decisi a trovare una soluzione stabile, dal Municipio sono stati stanziati i fondi necessari per assicurare ad un professionista mezzo di servizio e alloggio gratuito per un anno.

In parallelo non sono rimasti immobili neppure gli stessi medici e l’Azienda Sanitaria. Lo sforzo congiunto ha quindi portato al risultato tanto sperato: il servizio rimane attivo e viene anche potenziato.

Grazie infatti alla disponibilità incontrata nella Medicina di Gruppo “Valle Agno” attiva a Valdagno, dove operano le dottoresse Dana Baboia, Barbara Toniolo e il dottor Paolo Maurizio Lupatini, i due medici che rimarranno in servizio a Recoaro Terme, il dottor Giorgio Maddalena e la dottoressa Maria Chiara Busolo, saranno accorpati ai colleghi valdagnesi.

In questo modo in paese opereranno fino a 5 professionisti, secondo gli orari che saranno comunicati già nei prossimi giorni, affiancati dai servizi infermieristico e di segreteria già disponibili nei locali di Piazza Vittorio Veneto. Inoltre, i pazienti potranno fare riferimento al proprio medico anche presso l’ambulatorio valdagnese nei giorni in cui non sarà presente a Recoaro.

“Come Azienda Sanitaria – spiega il Direttore Generale dell’Ulss 8 Berica, Maria Giuseppina Bonavina – crediamo fermamente nell’efficacia di simili formule associative. Stiamo pertanto compiendo ogni sforzo per mantenerle e, ove possibile, incentivarle. Solo il lavoro congiunto tra le Istituzioni, in condivisione con i professionisti coinvolti, ci consentirà di raggiungere i risultati utili ai cittadini. Anche in questo caso si dimostra che quando il lavoro di squadra è orientato a raggiungere gli stessi obiettivi tutto diventa possibile. Mi unisco nel ringraziamento ai professionisti protagonisti di questa iniziativa e anche ai servizi amministrativi dell’Ulss per il costante impegno dimostrato nella ricerca di soluzioni possibili. Ringrazio infine il Sindaco Cunegato e l’Amministrazione di Recoaro Terme per la grande ’attenzione dimostrata nei confronti di questo tema”.

“Siamo soddisfatti di questa notizia – è il commento del Sindaco, Armando Cunegato – e ringraziamo i dottori Maddalena, Busolo e Cucciarrè che per primi si sono dati molto da fare in questi mesi. Ringrazio poi l’Ulss 8 Berica nella persona del Direttore Generale, dott.ssa Maria Giuseppina Bonavina, per aver sostenuto la nostra richiesta. La sopravvivenza della Medicina di Gruppo rappresenta un servizio di vitale importanza per un territorio decentrato come quello recoarese, con una popolazione piuttosto anziana che avrebbe dovuto affrontare non pochi disagi qualora il medico di base fosse stato disponibile solo nei comuni più a sud”.

“Abbiamo avviato solo un mese fa una ricerca per un medico di medicina generale disponibile a praticare a Recoaro Terme – spiega l’Assessore al Sociale, Ilaria Sbalchiero – e se ne è parlato in tutta Italia su alcune delle principali testate giornalistiche. Le manifestazioni di interesse non sono mancate e ci tengo a ringraziare anche questi professionisti per essersi resi disponibili. Ora la nostra Medicina di Gruppo vede finalmente una stabilità più duratura, ma resteremo in costante contatto con i medici e con Ulss per prevenire eventuali criticità future.”