Mensa scolastica Vicenza, Fratelli d’Italia all’attacco: “Selmo nega il pasto da casa”?

249
mensa scolastica vicenza scuola maltempo
Simona Siotto (FdI Vicenza)

Idee confuse, pessima organizzazione e carenza di trasparenza: il Comune di Vicenza nel servizio mensa scolastica mostra il peggio di sé. Ne è convinto il gruppo di minoranza nel consiglio comunale della città di Fratelli d’Italia, oggi all’attacco con l’ex assessore Simona Siotto.

E lo fa approfondendo uno dei molteplici aspetti che compongono il servizio mensa scolastica per i plessi di Vicenza: la possibilità di portare da casa e consumare a scuola pasti pronti per quegli alunni i cui genitori preferiranno non usufruire del servizio, già investito da forti polemiche politiche.

Siotto dice: “Vengono fornite informazioni errate in ordine alla protesta afferente il pasto da casa e questo è assolutamente inaccettabile in un Paese e in una città che vogliano definirsi civili e democratici”.

E ancora: “Portare il pasto da casa è normativamente legittimo e fattibile. Basta che il Comune organizzi gli spazi adeguati per garantire la sacrosanta scelta genitoriale in questo senso: ci sono istituti scolastici in Italia dove questo è concretamente fatto e nessuno si è mai permesso di dire ai genitore se dare da mangiare una cosa o l’altra ai propri figli sia sano, oppure no”.

Nel mirino della Siotto e dei Fratelli d’Italia c’è l’assessore all’Istruzione del Comune di Vicenza, Giovanni Selmo: “Si assuma la responsabilità – afferma – di dire che non lo ha fatto, non ci ha pensato e non intende farlo, né ora né mai, visto che non ha nemmeno partecipato al Bando PNRR indetto dal ministro Valditara il 29 luglio 2024, con scadenza 6 settembre 2024, che metteva a disposizione 525 milioni di euro per ampliare gli spazi mensa scoastica.

L’Assessore Selmo – prosegue – si assuma anche la responsabilità di dire che sta utilizzando la preoccupazione dei dirigenti scolastici di non sapere che fare dal 23 settembre, quando ipoteticamente il servizio mensa dovrebbe partire e molti genitori, giustamente arrabbiati per le scelte di questa amministrazione, non sapranno se ai loro bambini sarà garantito o meno di poter mangiare.

Il sindaco Possamai si assuma la responsabilità di dire che ha trovato fondi per ogni cosa, ma non per questo servizio primario”, prosegue la consigliera e aggiunge: “Selmo si assuma la responsabilità di dire che, se le famiglie di Vicenza non pagheranno questo servizio di mensa scolastica a peso d’oro, la stessa gara d’appalto è a rischio perchè il Comune non ha i fondi”, conclude Simona Siotto.