
Dodici persone richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, provenienti da otto Paesi africani (Marocco, Camerun, Benin, Ghana, Guinea, Burkina Faso, Nigeria e Niger), hanno avviato un tirocinio lavorativo in aziende del Vicentino nell’ambito del progetto “Mi integro – Percorsi di inserimento lavorativo per rifugiati” (qui altri dettagli)
L’iniziativa, promossa da (tramite l’Associazione Diakonia onlus) in collaborazione con la Fondazione AVSI (Associazione Volontari per il Servizio Internazionale), è finanziata con i fondi dell’otto per mille della Presidenza del Consiglio per l’assistenza a rifugiati e minori stranieri non accompagnati. Dopo un percorso formativo di 144 ore alla Scuola professionale “S. Gaetano”, completato da 16 ore sulla sicurezza, i partecipanti hanno ottenuto l’attestato di operatore meccanico alle macchine utensili.

Tre mesi per dimostrare le proprie capacità
Ora si apre la fase di tre mesi di tirocinio in azienda, con la speranza di un’assunzione. Alla selezione e al coinvolgimento delle imprese ha collaborato attivamente il servizio “Tirocini e lavoro” di Caritas Vicentina, con il supporto di Confindustria Vicenza e Apindustria Vicenza.
Una delegazione dei partner del progetto Mi integro ha visitato alcune aziende ospitanti: Torneria P.M.S. s.r.l. di Montecchio Maggiore, Nicomec di Nicolin Alessandro a Creazzo e Trafimet Group s.p.a. di Castegnero. Gli operatori coinvolti hanno espresso soddisfazione per il percorso formativo e per l’impegno dimostrato dai tirocinanti.
L’integrazione passa dal lavoro
«Progetti come questo sposano le richieste di manodopera delle imprese con la volontà di integrazione dei beneficiari, dando loro la possibilità di ricostruire una vita dignitosa», ha dichiarato don Enrico Pajarin, direttore di Caritas Vicentina. Entusiasta anche Franco Argelli, project manager di AVSI, che sottolinea come «la dignità della persona e la risposta concreta ai bisogni del mondo produttivo possano andare di pari passo».
Un esempio concreto: la storia di Kankeu
Tra i beneficiari c’è Kankeu Euet, 31 anni, camerunense, tirocinante alla Torneria P.M.S.: «In meno di due mesi ho imparato molto. Mi piace apprendere cose nuove ogni giorno. Il mio sogno è trovare presto un lavoro stabile».
Positivo anche il commento del titolare dell’azienda, Moreno Michelazzo: «Grazie a Confindustria siamo venuti a conoscenza del progetto. È una risposta concreta alla carenza di forza lavoro e un’opportunità che abbiamo deciso di cogliere».