Miatello e 20 associazioni Unite per il fondo di ristoro ai soci BPVi e Veneto Banca scrivono ai parlamentari: fare in fretta! Il 28 aprile incontro a palazzo Ferro Fini

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Illustri Parlamentari Veneti della XVIII legislatura della Repubblica Italiana, alleghiamo qui l’appello di allarme sociale lanciato il 09/02/2018 ai Prefetti del Veneto per intervenire su una situazione estremamente grave. Da una parte il nuovo gestore delle due ex Popolari venete, Banca Intesa Sanpaolo opera ignorando come e perché si sono create situazioni di affidamento non più sostenibile con l’azzeramento delle azioni e dall’altra la prospettiva di risarcimento impigliata nella complessità di procedure penali (che rendono pressoché inevitabile la prescrizione) e nel contesto di cause per tempi di durata e costi improponibili ai risparmiatori.

In questa cupa situazione, come noto nel dicembre scorso, in sede di Legge di Bilancio, con un atto di buona politica che ha visto convergere tutti i gruppi parlamentari -con voto unanime – ed il Governo dare vita ad un Fondo per le vittime dei reati finanziari.
Una prospettiva che restituisce ai risparmiatori uno strumento agile di istruttoria ANAC (collaudato positivamente con le 4 banche risolte nel dicembre 2015) che in pochi mesi, specie predisponendo almeno tre sedi sul territorio: Vicenza, Treviso, Udine, potrebbe iniziare ad erogare il fondo stanziato.
L’entità è assai modesta: 25 milioni per quattro anni, ma c’è l’impegno di tutte le forze politiche di implementare con i conti dormienti le risorse per assicura giustizia e risarcimento.
Per questo un rapido avvio dei risarcimenti consentirà di superare l’imminente ondata di atti esecutori su abitazioni e capannoni dei risparmiatori intrappolati non in grado di entrare in fidi aperti nell’interesse della Banca e con l’inganno.
Fare in fretta, questo è il documento che abbiamo inoltrato ai segretari dei partiti ed ai Capigruppo in Parlamento perché è fondamentale che il fondo di ristoro parti subito; le norme attuative senza paletti sono vitali per la messa in sicurezza del sistema economico della nostra regione, in calce il testo.
Nel confermarci a disposizione per fornire ogni ulteriore precisazione che fosse ritenuta opportuna contiamo che vi farete carico di convergere per la massima sollecitudine per l’emanazione del regolamento.
Con l’occasione Vi invitiamo
venerdì 20 aprile 2018, a palazzo Ferro Fini ore 13,30
per un incontro per fare il punto della situazione ex banche popolari, organizzato dalle associazioni che con storia diverse, spesso in competizione, hanno trovato la forza di unirsi per un obiettivo strategico per recuperare fiducia restituire speranza. Chi è in buona fede nell’impegno dei risparmiatori e prende atto che la campagna elettorale è finita, usi la propria competenza ed influenza per superare i limiti del Fondo non per sabotarlo. Non vogliamo sottolineare divisioni per questo invitiamo chi critica il Fondo a intervenire per migliorarlo in corsa, dopo la partenza. Ben due terzi dei risparmiatori traditi hanno oltre 65 anni..non possono aspettare che il “meglio” uccida l’unica speranza concreta che c’è oggi: appunto il Fondo per le vittime dei reati finanziari.
Con grande fiducia

Patrizio Miatello portavoce associazioni Unite per il Fondo
N.B. Prossimo incontro: invito per Sabato 14 aprile ore 11,00 sala Villa Rina Borgo Treviso Cittadella PD aggiornamenti sul Fondo di ristoro finanziario

 

05 Aprile 2018
Alla Presidente del Senato on.le Maria Elisabetta Alberti Casellati
Al Presidente Camera on.le Roberto Fico

Agli on.li capigruppo di Senato e Camera

M5S Giulia Grillo Danilo Toninelli
Pd su Graziano Delrio e Andrea Marcucci
Lega, Gian Marco Centinaio e Giancarlo Giorgetti
Forza Italia Mariastella Gelmini e Anna Maria Bernini,
Fratelli d’Italia Fabio Rampelli Stefano Bertacco
Gruppo Misto Loredana De Petris, Federico Fornaro (LEU)

Ai leader dei Partiti:
Coalizione Centro Destra on.le Matteo Salvini
M5S on.le Luigi Di Maio
PD on.le Maurizio Martina

Oggetto: legge Bilancio n. 205 27/12/2017 – Fondo di ristoro finanziario dare attuazione e risorse per risarcire risparmiatori traditi – FARE IN FRETTA

Richiamiamo come emerga dalle relazioni finali della Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle Banche, che i risparmiatori, azionisti ed obbligazionisti, delle due popolari venete siano stati vittime di un imbroglio di massa, consumato dai vertici delle due banche con la acclarata inadeguatezza dei controlli di Banca d’Italia e CONSOB e la mera funzione ad pompam delle società di revisione.
Riteniamo la legge di Bilancio 205/17, che ha portato alla istituzione del Fondo di ristoro finanziario con voto pressoché unanime, un atto di buona politica, di particolare valore civico in piena campagna elettorale.
Ora sono in corso faticosi contatti per attuare il voto del 4 marzo, riteniamo che la definizione del Regolamento del Fondo entro i termini di 90 giorni, come previsto dalla norma istitutiva, rappresenti un impegno prima che politico, etico della nuova legislatura.
Tutti hanno evidenziato la limitatezza delle risorse messe nel capitolo di spesa ed il rischio di mettere in campo paletti inconciliabili con l’obiettivo di procedere al giusto risarcimento entro tempi brevi di mesi.
Richiamiamo che oltre i due terzi delle vittime sono ultra 65enni ed hanno visto sfumare gran parte o la totalità dei loro risparmi, indotti a temerari acquisti in palese contrasto con il reale profilo di conoscenza finanziaria e sulla base di dati aziendali rivelatisi ingannevoli.
La procedura liquidatoria è stretta tra l’esigenza di realizzare in fretta una montagna di crediti difficili e quella di evitare un fronte ad una comunità di anziani e imprese in gravissima difficoltà, spesso senza altre risorse, che non possono né attendere gli esiti di processi che si preannunciano di durata quasi decennale, con l’alea di vincere/perdere/vincere nei diversi gradi con il rischio di pesanti spese legali anche della controparte.
L’unica prospettiva possibile, allo stato, è quella di valorizzare il Fondo alimentandone le disponibilità con quanto garantito dai fondi dormienti (come previsto dalla norma) e valorizzare l’arbitro presso l’ANAC che bene sta operando nei confronti delle vittime delle 4 banche risolte nel dicembre del 2016. Portiamo all’attenzione la nostra richiesta di aprire due sedi operative: a Vicenza e Treviso per velocizzare le istruttorie e consentire quell’immersione ambientale necessaria per capire il reale contesto sociale della tragedia.
Gravissima sarebbe la responsabilità di chi, anche animato dalle migliori intenzioni, ne rallentasse l’operatività o peggio impedisse l’avvio del Fondo per altre aspettative di là da venire. A recuperare eventuali limiti abbiamo l’impegno di tutti i partiti, ma si deve fare in fretta: sono di fatto 5 anni che i risparmiatori sono prigionieri, costretti ad assistere all’azzeramento dei loro risparmi.
Il recente voto ha aperto una stagione di rinnovamento della politica e delle regole di Governo. Si sono tutelati le imprese del territorio, lavoratori e i correntisti.
Per i danneggiati la via giudiziaria comporta tempi e costi insostenibili; la Giustizia viene cancellata dalla prescrizione.
Finalmente c’è stata attenzione ai risparmiatori con la costituzione del Fondo che deve dare immediata applicazione all’art. 47 ella Costituzione “La Repubblica promuove tutela il risparmio….”

Questa nota viene sottoposta alle assemblee di questi giorni e all’attenzione di tutte le associazioni impegnate auspicando la più larga convergenza possibile.
Hanno già dato l’adesione associazioni:
Ødi lunga tradizione sociale come Ezzelino III da Onara, ANLA riconosciuta dal 1950,
Øiscritte dall’inizio al CNCU albo delle Associazioni dei Consumatori e degli Utenti . come ADUSBEF, Codacons , Casa del Consumatore, Federconsumatori, ADOC, ADICOSUM, Lega Consumatori, Unione Nazionale Consumatori …..
Øche si sono distinte per competenza e capacità organizzativa come Consumatori Attivi del Friuli……
Øed il consenso delle assemblee promosse sul territorio, dove l’approvazione che è stata unanime.
La sottoscrizione è aperta a tutte le associazioni che cercano di dare il buon esempio superando attriti e spirito di competizione. Solo unendo competenze e organizzazione siamo all’altezza di una sfida che deve sollecitare a quel bene comune, che finalmente speriamo torni al centro dell’etica politica.

Portavoce Patrizio Miatello

 

Elenco Associazioni Unite per il Fondo
1 Adiconsum Valter Rigobon,
2 Adoc Sergio Taurino
3 ANLA Veneto Lando Arbizzani
4 Apindustria Veneto Ivan Palasgo,
5 Azione Vitale Dario Pozzobon,
6 Assopopolari Stefano Prevedello Giuseppe Zoccarato ,
7 Casa del Consumatore Elena Bertorelli
8 Confedercontribuenti Veneto Belluco ,
9 Banche centro Sud Milena Zaggia
10 Fedeconsumatori Veneto Giovanna Capuzzo ,
11 Federconsumatori Friuli Tamburini,
12 Unione Consumatori Nazionali Antonio Tognoni,
13 Senior-Veneto Vincenzo Gigli
14 Consumatori Attivi Barbara Puschiasis
15 Azzerati Ferrara Alberto Dolcetti
16 Amici Carife Mirco Tarroni
17 Lega Consumatori delega Erica Zanca
18 Codacons Franco Conte
19 Ezzelino III da Onara Patrizio Miatello , Prof Rodolfo Bettiol , Tri. Loris Mazzon
20 Adusbef Fulvio Cavallari