Mobilità a Vicenza, vicesindaco Celebron: al via l’iter per redigere il Piano spostamenti casa-lavoro di oltre 900 dipendenti del Comune

Per ridurre l’uso del mezzo di trasporto privato e incentivare le modalità eco – compatibili

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Vicesindaco di Vicenza Matteo Celebron
Vicesindaco di Vicenza Matteo Celebron

Favorire l’avvicinamento a scelte di mobilita? sostenibile anche in funzione del miglioramento della qualità ambientale e della salute collettiva, riducendo il traffico veicolare privato ed incentivando i trasferimenti casa – lavoro con modalità eco-compatibili.

È l’obiettivo del Piano spostamenti casa lavoro (Pscl) dei dipendenti del Comune di Vicenza, il cui iter ha preso il via ieri con l’approvazione da parte della giunta della parte di analisi del piano e dello schema di questionario da sottoporre al personale.

Obiettivo: comprendere le abitudini e le esigenze di spostamento dei dipendenti in vista della elaborazione di scenari di piano, obbligatorio secondo quanto previsto dal decreto Ronchi e dal decreto Rilancio 2020.

In tal modo sarà possibile individuare misure utili ad orientare gli spostamenti quotidiani dei dipendenti nei tragitti da casa al lavoro verso forme di mobilità sostenibile alternative all’uso individuale del veicolo privato a motore come, ad esempio, incentivi e sconti per l’acquisto di abbonamenti al tpl e per l’utilizzo di servizi di sharing mobility e della bicicletta; avvio di una piattaforma di car pooling aziendale; e-bike per spostamenti per servizio e casa-lavoro; aumento degli stalli per le bici e delle zone di deposito dei monopattini, etc.

Tali misure dovranno fornire benefici dimostrabili a livello del singolo dipendente (in termini di costi, tempo, comfort e sicurezza), a livello aziendale (in termini economici, di produttività, di clima organizzativo interno, di responsabilità sociale d’impresa) e a livello di collettività (in termini di minori costi sociali: inquinamento, congestione stradale, sicurezza, tempi di spostamento negli ambiti urbani).

Per gli enti che adotteranno il piano entro il 31 agosto, sulla base delle linee guida emanate dal legislatore lo scorso 4 agosto, sono previste premialità come l’accesso ai finanziamenti sul fondo di 50 milioni di euro stanziato nell’ambito delle misure urgenti connesse all’emergenza da Covid 19.

A spiegare l’iniziativa questa mattina nella sala Chiesa di Palazzo Trissino è stato il vicesindaco con delega alla mobilità Matteo Celebron.

“Per la prima volta il Comune di Vicenza va a redigere un piano per gli spostamenti casa-lavoro degli oltre 900 dipendenti che dalle proprie abitazioni, dislocate in 99 Comuni all’interno del Veneto, raggiungono la propria sede di lavoro tra le 43 esistenti, tra uffici, scuole, circoscrizioni, sedi museali – ha spiegato il vicesindaco Matteo Celebron –. Obiettivo del piano: abbattere l’inquinamento e orientare il personale verso spostamenti più green, anche con un risparmio economico. Il governo ha stanziato 50 milioni di euro; avendo già approvato il piano possiamo cercare di intercettare una parte di questi fondi per infrastrutturare la rete casa-lavoro con l’acquisto di veicoli ibridi ed e-bike o la promozione del car pooling, mettendoli a disposizione dei dipendenti che potranno raggiungere il luogo di lavoro con mezzi alternativi ai veicoli a motore”.

Nelle scorse settimane il Comune, tramite l’ufficio del Mobility manager aziendale, incardinato nel servizio Mobilità e trasporti, ha predisposto la prima parte del Piano spostamenti casa lavoro (Pscl) contenente l’analisi della domanda e dell’offerta di mobilità del personale, con l’individuazione di linee di azione generali.

L’importante dettaglio posto alla base del piano ha evidenziato come il 78 per cento dei dipendenti risieda nel raggio di 12 chilometri dalla sede di lavoro (477 a Vicenza e 219 nella cintura urbana: 26 ad Altavilla Vicentina, 25 a Costabissara, 24 ad Arcugnano, 23 a Dueville, 21 a Caldogno, 20 a Torri di Quartesolo, 19 a Monticello Conte Otto, 15 ad Isola Vicentina., etc). Tra i Comuni di residenza più “lontani”, ad oltre 100 chilometri da Vicenza, Adria e San Donà di Piave. Dal punto di vista dell’analisi per provincia, sono 861 i dipendenti che risiedono in quella di Vicenza, 39 nella provincia di Padova, 8 di Verona, 3 di Treviso, 2 di Venezia e 2 di Rovigo.

Considerando un tragitto di andata e ritorno al giorno, per ciascun dipendente in relazione alla residenza, sono 17.892 i chilometri percorsi al giorno, con una media quindi di 19,65 chilometri al giorno per dipendente. Annualmente, per 200 giorni lavorativi, si generano pertanto 3.578.400 chilometri.

A settembre, quindi, agli oltre 900 dipendenti in servizio sarà somministrato un questionario informativo da compilare in forma anonima che consentirà un’analisi degli spostamenti casa-lavoro, delle esigenze di mobilità e dello stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio.

Sulla base dei risultati della consultazione (giorni e orari lavorativi, mezzi utilizzati per raggiungere la sede lavorativa, etc), il Comune declinerà, quindi, azioni e politiche per l’ottimizzazione degli spostamenti del personale dell’ente attraverso la redazione della parte più strettamente progettuale del Pscl. Il Piano, inoltre, attiverà politiche e azioni anche per la logistica merci dei fornitori delle varie sedi comunali e per la flotta dei mezzi aziendali.

Il piano valuterà i vantaggi sia per i dipendenti coinvolti, in termini di tempi di spostamento, costi di trasporto e comfort di trasporto, sia per l’ente, in termini economici e di produttività, sia per la collettività, in termini ambientali, sociali ed economici.

Dati del Pscl – prima fase

 

Il questionario coinvolgerà 915 dipendenti (in servizio al 30 giugno 2021), 675 dei quali donne e 240 uomini. Sono 761 i dipendenti “a tempo pieno”, 154 quelli in servizio “part time”. Lavorano su turni (o comunque non ad orario fisso) circa 420 dipendenti, tra insegnanti, agenti e ufficiali della Polizia Locale, uscieri e guardiania.

Sono 99 i Comuni di residenza: 477 dipendenti vivono a Vicenza mentre 219 nella prima cintura urbana, e, quindi, entro 6-12 chilometri dal luogo di lavoro.

43 le sedi di lavoro dei dipendenti: il 57 per cento del personale, pari a 527 dipendenti è distribuito in cinque di queste (167 a Palazzo degli Uffici in piazza Biade, 154 a Palazzo Negrisolo in contra’ Busato, 130 a Palazzo Trissino in corso Palladio, 44 a Palazzo del Territorio in Levà degli Angeli e 32 nelle sedi della Biblioteca Bertoliana, tra i Palazzi Cordellina, Costantini e San Giacomo, in contra’ Riale). Gli altri 388 dipendenti sono assegnati alle restanti 38 sedi tra scuole, musei, circoscrizioni.