Processo ‘Ndrangheta appalti e politica, Cunial (Misto): “grave l’assenza delle istituzioni”

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«Dov’erano il Governo, il Ministro della Giustizia e il presidente della Repubblica? Ieri a Reggio Calabria, a fianco dei cittadini che hanno partecipato al sit-in in appoggio al procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo, non c’era nessuno. Non una presenza, né una parola, per uno dei processi più rappresentativi della storia politica, economica e sociale del nostro Paese. Un processo fondamentale che mette ancora una volta bene in chiaro quanto la questione mafiosa ci riguardi tutti molto da vicino».  Lo afferma in un comunicato la vicentina Sara Cunial, deputata del Gruppo Misto. «Io, che vengo dal Veneto – aggiunge – e che da due anni siedo in Parlamento, lo so molto bene. Per questo ho deciso di esserci, al fianco dei ragazzi di Our Voice e dei tanti cittadini italiani che di fronte a questo sistema criminale hanno deciso di alzare la testa».

«Questo è un processo scomodo perché unisce i puntini – continua – mafie, parti della politica, della finanza, dell’imprenditoria e delle più torbide affiliazioni riunite in un unico, e sempre più chiaro, disegno criminale. Un disegno che si ripete da anni, sulla bocca e nelle azioni di quel sistema che, da nord a sud, ha deciso di sacrificare la vita delle persone e il futuro di questo Paese a un manipolo di interessi privati e tossici. Il sistema del patto Stato-Mafia, quello delle stragi di Capaci e di Via D’Amelio, dell’ascesa di Berlusconi, Dell’Utri, Forza Italia e della Lega Nord come costola nuova di una andreottiana DC deviata e collusa. Il
sistema delle Grandi Opere come Mose, Tap, Tav e Pedemontana, ovvero i regali che in questi decenni i vari governi hanno fatto alle mafie. E ancora – prosegue – il sistema della privatizzazione della sanità, delle colate di cemento, della gestione dei rifiuti, dell’incenerimento e del voto a pagamento. Un metodo che impone scelte scellerate ai territori, distruggendo la nostra terra, la nostra casa e la nostra dignità, senza alcuna considerazione per il volere dei cittadini e per il Bene Comune.

«È tempo di dire basta. Sempre più persone stanno agendo per contrastare tutto questo – aggiunge – cittadini onesti, magistrati capaci, amministrazioni locali sane, tutti osteggiati da una parte della politica marcia e collusa. Purtroppo, ancora una volta, i veri servitori dello Stato, coloro che stanno dedicando la loro vita alla ricerca della giustizia e della verità, andando così a toccare gli interessi degli alti livelli del potere, vengono delegittimati e isolati – spiega Cunial – per questo motivo ho reputato importante essere presente per seguire e sostenere da vicino l’ultimo giorno di requisitoria di Lombardo. Proprio ora che con il Dl
semplificazioni si sta stendendo l’ennesimo tappeto rosso ai boss mafiosi verso la scarcerazione e che la mafia è stata fatta sedere al tavolo di gestione della Ricostruzione e del Rilancio del nostro Paese, dopo l’indegna gestione della cosiddetta emergenza Covid di cui ancora non abbiamo coscienza delle conseguenze economiche e sociali. Non è più tempo
di delegare – conclude Cunial – è tempo di esserci, ben presenti e saldi nei propri valori e nella propria moralità».