
I Consiglieri Comunali Raffaele Colombara (Per una grande Vicenza), Angelo Tonello (Partito Democratico – Possamai Sindaco), Beatrice Restuccia (Possamai Sindaco), Elia Pizzolato (Civici per Vicenza), Luca Poncato (Lista Tosetto) e Mattia Pilan (Coalizione Civica – Sinistra Verdi) hanno presentato una richiesta di convocazione della Seconda Commissione “Territorio” per fare chiarezza sul trasferimento della Questura di Vicenza presso la Caserma Sasso.
La richiesta di approfondimento arriva dopo che nei giorni scorsi è stato chiuso l’accordo tra il fondo immobiliare che aveva acquistato la Caserma Sasso nel 2005, il Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’Agenzia del Demanio e la Prefettura berica, concretizzando l’ipotesi che la nuova sede della Questura sia la Caserma Sasso di Santa Maria Nova, nel centro storico della città.
I Consiglieri intendono acquisire informazioni puntuali sul percorso amministrativo che ha condotto alla scelta della caserma Sasso come futura sede della Questura; valutare le implicazioni urbanistiche, viabilistiche e logistiche connesse all’insediamento; comprendere le esigenze operative della Polizia di Stato e la compatibilità degli spazi della caserma con le funzioni da ospitare; valutare gli scenari per la riqualificazione e il riutilizzo dell’attuale sede di viale Mazzini, affinché non diventi un vuoto urbano; e approfondire gli aspetti finanziari complessivi, garantendo al Consiglio comunale un quadro completo e aggiornato che gli consenta di esercitare appieno il proprio ruolo di indirizzo e controllo.
“Alcune valutazioni espresse dalla Giunta — in particolare in merito allo stato attuale della viabilità dell’area e ad una mancanza di coinvolgimento preliminare del Comune nel percorso che ha portato all’accordo — suggeriscono la necessità di acquisire ulteriori informazioni e approfondimenti tecnici, urbanistici e procedurali, nonché approfondire anche gli aspetti finanziari dell’operazione, considerando il percorso di vendita, riaffitto e riacquisto”, dichiarano i consiglieri.
La necessità di questa convocazione emerge, secondo i richiedenti, “alla luce della complessità dell’intervento, delle ricadute sulla mobilità e sul tessuto del centro storico, della presenza di funzioni sensibili nelle immediate vicinanze (tra cui un istituto scolastico), e dell’importanza di garantire un quadro chiaro anche sul futuro dell’attuale sede di viale Mazzini”.
Per ottenere tutte le informazioni richieste, i Consiglieri chiedono che vengano convocati la Prefettura di Vicenza, l’Agenzia del Demanio, il Ministero dell’Economia e delle Finanze – Direzione Patrimonio, la Questura di Vicenza, Polizia di Stato e i Settori Mobilità, Urbanistica e Lavori Pubblici del Comune di Vicenza.





































