Nuovi sistemi di riciclaggio delle Mafie, investigatori a confronto a Messina

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MESSINA (ITALPRESS) – “Il traffico di stupefacenti è stato il primo territorio in cui gli esperti di cripto attività si sono cimentati. Si rivolgono a specialisti esterni che sono in grado di mettere in contatto Cosa nostra con ‘Ndrangheta e altre organizzazioni e, a questo, si è connesso il mondo del riciclaggio. Le organizzazioni criminali più strutturate si rivolgono a strutture esterne, a questo va affiancato un settore che si va evolvendo che è l’acquisto di beni illegali. Quello che preoccupa è il fenomeno della presa in ostaggio di dati di privati e enti statali”. Lo ha detto Vincenzo Nicolì, direttore dello Sco della Polizia di Stato, al convegno “Criminalità nazionale e transnazionale: strumenti e obiettivi in Italia e in Europa“, nell’Aula Magna dell’Università degli Studi di Messina, durante il panel moderato dal direttore dell’agenzia Italpress, Gaspare Borsellino, e da Giuseppe Pipitone giornalista de “Il fatto quotidiano”, con un focus sulle cripto valute e dei nuovi sistemi per riciclare il denaro ma anche dei sistemi di contrasto e l’uso dell’intelligenza artificiale.

“Oggi ci troviamo a fronteggiare schemi finanziari e societari difficili da penetrare – ha detto il Generale Nicola Quintavalle, comandante dello Scico della Guardia di Finanza -. Il nostro lavoro si trova a gestire il mondo delle frodi fiscali usate per far circolare proventi di denaro illecito in tutto il mondo“. Infine, per il generale Vincenzo Molinese comandante del Ros dei carabinieri “il problema, che è anche l’opportunità, è l’enorme mole di dati che dobbiamo processare. Le indagini sono molto complesse, in un panorama del genere anche la singola indagine, immaginate quanto può essere complicato”.

– foto screenshot video Università di Messina –

(ITALPRESS).