
Un’intesa triennale tra Ater Vicenza e tutte le principali sigle sindacali delle Forze dell’Ordine garantirà canoni agevolati per circa 50 alloggi riservati, con sconti legati al reddito e alla qualità energetica degli edifici. In corso il confronto con la Prefettura per mantenere il bando di assegnazione aperto 12 mesi l’anno.
È stato firmato nei giorni scorsi il nuovo accordo tra l’Ater di Vicenza e le rappresentanze sindacali delle Forze dell’Ordine, reso possibile dalle modifiche introdotte dalla Legge Regionale 6/2025 alla L.R. 39/2017. La norma prevede la riserva del 10% degli alloggi Ater per FF.OO. in servizio nel Veneto, assegnati su graduatoria approvata dalla Prefettura. La novità riguarda il calcolo dei canoni, che ora può essere ridotto in base ad accordi territoriali.
L’intesa, di durata triennale, introduce agevolazioni legate al reddito e alle condizioni del patrimonio offerto, inclusi immobili di nuova costruzione ad alta efficienza energetica. Per Ater Vicenza, si tratta di circa cinquanta unità abitative già locate a personale delle Forze dell’Ordine. «Questo accordo – ha dichiarato il presidente Valentino Scomazzon – favorirà la permanenza in città di uomini e donne in servizio, soprattutto per chi arriva da fuori provincia. Stiamo discutendo con la Prefettura per rendere il bando aperto tutto l’anno».
Le sigle sindacali firmatarie, tra cui USIC, SILP, FSP Polizia di Stato, PSC Carabinieri, USIF, SIULP, SINAFI e molte altre, hanno espresso soddisfazione, sottolineando il valore delle agevolazioni e la prospettiva di una maggiore stabilità abitativa per i colleghi. Alcuni rappresentanti, come Vincenzo D’Anna (USIC) e Luca Capalbo (FSP), hanno evidenziato la ricaduta positiva sul radicamento del personale nel territorio, mentre Matteo Medici (USIF) e Alfredo Ciauri (SINAFI) hanno rimarcato l’importanza della misura per la sicurezza complessiva e la vivibilità cittadina.
Omar Comberlato (SIULP) ha ricordato il lungo lavoro preparatorio, iniziato già nel 2020, che ha portato al risultato odierno. Tutti i sindacati concordano nel definire l’accordo un passo concreto contro il caro-affitti e un incentivo alla continuità di servizio sul territorio vicentino.