Otello Dalla Rosa trasferirà palazzo Trissino alla vecchia sede della CCIA di zoniniana memoria…

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Otello Dalla Rosa ha annunciato oggi, 11 maggio, “due scelte strategiche: il ?nuovo’ Municipio resta in centro (all’ex CCIA) e recuperiamo fondi per la nuova Bertoliana“. L’argomento meriterà riflessioni, che ci riserviamo di fare, visto che lo strumento individuato per trasferire Palazzo Trissino… all’ex sede della Camera di Commercio di Vicenza è un nuovo ” Fondo Immobiliare”, dopo che il “vecchio” (diverso in cosa dal nuovo?) è stato bocciato con sommo scorno di Achille Variati su input anche di Dalla Rosa, allora “discontinuo” col sindaco uscente.


E torneremo sul progetto del duo Dalla Rosa – Possamai (ma l’altro sostenitore Bulgarini visto che l’ex sede della CCIA, acquistata dalla BPVi di Gianni Zonin e poi costosamente rispedita dall’Ad Francesco Iorio al “mittente”, l’ente presieduto da Paolo Mariani, il socio in IEG di Variati, sindaco e presidente della provincia, era al centro di un’operazione immobilare scellerata (e ben vista dall’amministrazione Variati) fallita la quale la Banca Popolare di Vicenza in Lca si trova sul groppone l’ora invendibile Palazzo Repeta, acquistato da Zonin per 9.3 milioni gentilmente pagati dalla banca al suo “distratto controllore” Bankitalia, mentre la Fondazione Roi, semrpe presieduta da Zonin, non ha più in cassa 2.5 milioni spesi pe acquistare, di certo non seguendo i dettami statutari, l’ex e contiguo Cinema Corso.

Strano, di primo acchito, che ora l’ex discontinuo Otello ora voglia trasferire la storia di Palazzo Trissino nel palazzo della CCIA il tutto con un fondo…

 

 

“Per il futuro di Vicenza abbiamo alcuni obiettivi strategici: la nuova Bertoliana, la riqualificazione di spazi del centro oggi vuoti e l’ottimizzazione della spesa pubblica. Per noi sono gli obiettivi che decidono gli strumenti, non viceversa. Per questo presentiamo una nuova proposta di valorizzazione degli immobili comunali sostanzialmente diversa da quella avanzata dalla precedente Amministrazione.

Da qui può passare un pezzo importante del disegno futuro della nostra città, lungo una strada che ha tra i suoi valori l’efficienza, l’innovazione e la sostenibilità: non solo economica, ma anche ambientale perché fondata sulla rigenerazione degli spazi e il consumo di suolo zero”.
Così il candidato sindaco Otello Dalla Rosa ha presentato questa mattina, assieme a Giacomo Possamai, la sua proposta di avviare sin dai primi giorni della nuova amministrazione un percorso fondato su un mix di strumenti finanziari fra cui un nuovo Fondo immobiliare, l’alienazione diretta o lo strumento della concessione oltre che risorse proprie. Il piano avrà tra i suoi obiettivi strategici: l’unificazione delle sedi comunali all’ex Camera di Commercio in corso Fogazzaro, per rilanciare un comparto chiave del centro storico, il recupero di risorse da destinare alla nuova e moderna Biblioteca Bertoliana, un alleggerimento sostanziale dei costi di gestione di un sistema di immobili comunali disperso e poco funzionale.
È proprio da qui che parte Otello Dalla Rosa: “Questo sistema diffuso di sedi non è solo costoso per i cittadini, che hanno servizi divisi tra troppi luoghi diversi – spiega -. È costoso anche per il Comune: la manutenzione costerebbe 15 milioni di euro nei prossimi 18 anni oltre ad alcuni interventi straordinari sempre più necessari. Cifre di non poco conto in tempi di bilanci sempre più magri. Per questo affrontare il nodo delle sedi comunali è una necessità, che permette di fare risparmi concreti e di valorizzare interi pezzi ?invecchiati’ della città. Rispetto al vecchio piano, immaginiamo di cambiare alcune destinazioni e soprattutto evitare l’uscita dal centro del municipio. Una funzione che è invece strategico rimanga in centro. Da qui la scelta di immaginare un nuovo progetto che parta da un punto fisso: il municipio nell’ex Camera di Commercio anziché una nuova edificazione in area Domenichelli e dintorni”.
Oltre a questo, la proposta di intervento sul patrimonio immobiliare comunale presentata da Otello Dalla Rosa indica la trasformazione di alcune attuali sedi comunali e di pezzi del patrimonio comunale: “su piazza Biade lanceremo un grande concorso di idee per la sua valorizzazione, mentre Palazzo del Territorio sarà destinato all’Accademia Olimpica e a sede di associazioni culturali. Altri elementi meno strategici, come l’ex Caserma della Guardia di Finanza, la ex scuola Burci, Palazzo Costantini, il palazzo Ex Aci potranno essere oggetto di alienazione con vincoli di destinazione. Sul tribunale restiamo dell’idea di un grande park multipiano, moderno e dotato di servizi, al servizio della residenza e del commercio”.
Collegata al piano è la volontà di Dalla Rosa di impiegare le risorse risparmiate dall’operazione “nuovo Municipio” – con la ristrutturazione dell’ex Camera di Commercio più conveniente della nuova edificazione – per aumentare i fondi a disposizione per il progetto della nuova Bertoliana.
“I vantaggi della proposta sono molteplici – aggiunge Dalla Rosa -. A partire dal mantenimento del municipio in centro: un’azione importante per le attività economiche dell’area, ma anche per una giusta collocazione del cuore amministrativo della città. La riorganizzazione delle sedi comunali permetterà di garantire servizi più comodi ai cittadini, grazie a un numero minore di sedi, mentre la conversione a nuove funzioni e destinazioni d’uso degli immobili sarà ulteriore leva di rilancio e sviluppo. Ridare vita ad alcuni spazi oggi abbandonati significa infatti riportarvi i cittadini e contrastare possibili forme di degrado. Non ultimo: avviamo così un processo di sviluppo e riqualificazione che poggia sulla ristrutturazione degli spazi e non su nuove costruzioni e nuovo cemento con tutti i benefici che questo dà alla qualità della nostra città”.
“L’avvio del percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare sarà una delle prime azioni che da sindaco voglio mettere in campo – ha concluso Dalla Rosa -. La nostra proposta è chiara così come gli obiettivi che ci poniamo. Sarà un processo partecipato, trasparente e condiviso con categorie economiche, cittadini e realtà territoriali, ma è un’operazione che va fatta prima possibile perché possa dare presto i suoi frutti”.