Parco della Pace, ex Aerostazione: Giancarlo Albera punta il dito contro bando che scade giorno prima del voto e dimentica “Casa della Pace”

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Ex aerostazione: Giancarlo Albera e Tavolo della Partecipazione
Giancarlo Albera e Tavolo della Partecipazione

Caro Direttore – ci scrive Giancarlo Albera Coordinamento dei Comitati Cittadini -, il 2 maggio scorso, è stato pubblicato sul sito del Comune di Vicenza lAvviso per manifestazione di interesse finalizzato alla concessione dell’immobile dell’ex aerostazione presso il Parco della Pace di proprietà comunale, in strada Sant’Antonino, e di un’area verde all’interno dello stesso per la realizzazione di attività a carattere educativo/didattico, ludico/ricreativo, motorio/sportivo e ambientale con responsabile del procedimento Federica Fontana.

Tale concessione si annuncia dopo anni di sostanziale immobilismo circa il futuro del Parco da parte dell’attuale Amministrazione Comunale, con una tempistica alquanto sospetta – l’Avviso scade sabato 13 maggio (molto ravvicinato all’indizione e il giorno prima del voto) e secondo modalità che sembrano studiate più per favorire qualche potenziale candidato che favorire un’ampia partecipazione del mondo associativo.

In questi anni, come rappresentante del Coordinamento dei Comitati Cittadini e insieme a decine di altre associazioni di varia natura, ho dato il mio contributo all’ideazione e progettazione del Parco nell’ambito del Tavolo della Partecipazione e, pure, del Forum della Casa per la Pace: un impegno volontario svolto nell’esclusivo interesse della città. Nessuna di tali realtà associative, mi risulta, sia stata consultata per l’occasione.

Del resto, l’Avviso non tiene conto di quanto è stato detto e scritto in questi anni, ad esempio, circa la futura collocazione della Casa per la Pace che, ricordo, è un organo del Comune di Vicenza. Proprio per questo, a molti sembrava e sembra essere più coerente con lo spirito del Parco l’utilizzo degli spazi dismessi della ex aerostazione oltre che più funzionale alle attività che vi potranno essere svolte a servizio del Parco e della città. Tale ipotesi era stata oggetto di una petizione nel 2011, sottoscritta da oltre mille persone e successivamente sostanzialmente accolta dal Comune di Vicenza.

In seguito, nell’ambito dei lavori del citato Tavolo della Partecipazione del Parco della Pace, istituito nel marzo  2013 con delibera 27845 dal Comune, molte voci si sono ripetutamente levate a favore dell’ipotesi di riservare alla Casa per la Pace parte, almeno, dei locali ancora fruibili all’interno del Parco, facendo di tale struttura un punto di riferimento per tutte le attività da realizzarsi nel Parco. Quella proposta fu, nuovamente, ribadita all’attuale Amministrazione Comunale, dal Gruppo di Gestione della Casa per la Pace, nel gennaio del 2021.  Più grave rimane la mancata convocazione del Tavolo in questi ultimi cinque anni!

Oggi, non solo tale prospettiva rischia di essere cancellata, ma l’Avviso sembra preludere ad una “spartizione” dell’area, a scapito di una visione di insieme del Parco, nel quale possono certo trovare posto diverse attività, ma nel quadro di una progettualità più ampia che richiede una governance unificante.

A pochi giorni dal voto amministrativo, è opportuno che la cittadinanza sia informata della posta in gioco in quello che ci ostiniamo a chiamare Parco della Pace.

Grazie dell’ospitalità e distinti saluti.

Giancarlo Albera

Coordinamento dei Comitati Cittadini


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