Loghi e simboli sedi elettorali, liste Centro destra: “Violazioni Possamai e Cicero denunciate alla prefettura”. Nel dubbio ViPiu.it chiede lumi anche alla Polizia Locale

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irregolarità Possamai, sede Polizia Locale all'ex Domenichelli e ricerca sede per questura nella stessa area
Possamai, sede Polizia Locale all'ex Domenichelli e ricerca sede per questura nella stessa area

Irregolarità nelle sede elettorali di Possamai e Cicero sono state denunciate alla Prefettura dalla Polizia locale di Vicenza. A renderlo noto sono le liste di centro destra che sostengono la candidatura a sindaco di Francesco Rucco nelle imminenti elezioni amministrative (primo lancio alle 11.14, aggiornamento alle 12.50, ndr).

“Non c’è niente di peggio di chi fa la morale agli altri mentre sta violando sistematicamente la legge”, fanno sapere dalla coalizione che sostiene la ricandidatura del sindaco uscente per poi entrare nel dettaglio delle contestazioni: “Negli scorsi giorni, dopo settimane di evidente violazione della legge sulla campagna elettorale, la Polizia Locale ha verificato le irregolarità compiute da tre soggetti politici nell’uso delle loro sedi elettorali e li ha denunciati tutti e tre alla Prefettura“.

Secondo quanto riferito dalle liste di centro destra le violazioni sono state riscontrate nelle sedi elettorali di Giacomo Possamai, candidato sindaco per il centro sinistra, in quella della sua lista civica e in quella di Claudio Cicero, candidato primo cittadino della lista civica Impegno a 360°.

“La legge infatti – spiegano commentando quanto accaduto -, stabilisce regole molto ferree per tutti i candidati e le liste che aprono una sede elettorale. Tra queste c’è un divieto preciso e non equivocabile nella gestione della presenza dei loghi e dei simboli di lista o candidati visibili dalla vetrina.

Ecco – aggiungono le liste con Rucco -, sia il candidato del PD Possamai, che la sua lista civica che Claudio Cicero sono oggi accomunati anche da una comune scelta di violare la legge sulle campagne elettorali che prevede quegli obblighi”.

Da qui vengono poi alcune considerazioni velate di ironia: “Verrebbe da dire che avendo visto quelle immagini in cui il candidato del PD aiutava a montare proprio la sede di Cicero forse ha finito per replicare sul collega le stesse scelte contro legge che aveva già praticato nella sua sede elettorale”, dicono dal centro destra per poi aggiungere: “È davvero triste rivedere lo stesso film di 5 anni fa di un PD, sempre a guida Variati e Possamai, che dava lezioni e faceva la morale ai vicentini e in particolare al centrodestra civico di Francesco Rucco e poi però si dimostrava che non aveva davvero nulla da insegnare”.

Le liste di centro destra con Rucco, poi, richiamano la vicenda delle irregolarità nei comunicati stampa del Comune di Vicenza in campagna elettorale, sollevata e segnalata alle autorità cittadine e di categoria da ViPiù, segnalata poi al Corecom Veneto dalla consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Erika Baldin, e sanzionata infine dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) come abbiamo avuto modo di riportare da queste pagine.

Questo il giudizio in merito delle liste del centro destra con Rucco sindaco: “Questa volta hanno gridato e chiesto spazi per ingigantire quattro comunicati stampa sbagliati dal Comune e, correttamente, sanzionati dall’Autorità sulla comunicazione, ma mentre gridavano contro 4 comunicati stampa scorretti sulle migliaia corretti fatti dal Comune, ecco che scopriamo che loro, i moralizzatori, stavano violando quotidianamente la legge da quando hanno aperto i loro comitati elettorali, incluso quello da straricchi del candidato sindaco del centro sinistra.

Potremmo usare anche noi tutte le parole sulla democrazia violata e minacciata da Possamai, dalla sua lista civica e da Cicero attraverso settimane di violazione della legge sulla campagna elettorale. Ma – concludono – ci limitiamo ad una sola parola. Vergogna“.

Va precisato che i “4 comunicati” sanzionati da Agcom sono quelli segnalati dalla consigliera Baldin, mentre ce ne sono molti altri che ViPiù ha posto all’attenzione del Prefetto di Vicenza ritenendo che non abbiano rispettato la legge e sui quali, anche a pochi giorni dal voto, attendiamo ancora risposta.

In definitiva, c’è ora da capire quali conseguenze avranno le denunce della Polizia Locale al prefetto: quali provvedimenti prenderà e se questi avranno tempi lunghi come per le istanze sollevate da questa testata.

Intanto, il direttore Giovanni Coviello ha inviato una richiesta di chiarimenti a Possamai e a Cicero da un lato e agli accusatori dall’altro per chiedere ai primi le loro eventuali obiezioni e ai secondi “quali sono, nello specifico, le infrazioni rilevate e come sono venuti in possesso di queste informazioni sull’operato della Polizia locale. Da loro denunce come candidati o come amministratori pubblici“?.

Una analoga richiesta è stata inviata al comandante della Polizia Locale, che risponde al sindaco in carica, per conoscere “i dettagli delle eventuali infrazioni commesse, le date di rilevazione, il perché delle settimane attese in base a a quanto fa supporre il comunicato stesso, le azioni con date intraprese per la cessazione delle infrazioni, l’esito con date di queste azioni, a chi e quando sono state comunicate, gli obblighi, le modalità e le date di segnalazione alla prefettura“.

Rimaniamo in attesa delle risposte di tutti per potervele rendere note e pesare anche la forse diversa gravità dei comunicati illeciti diffusi “urbi et orbi” e dei loghi sulle vetrine viste dai passanti.


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