Nella seduta di ieri in Senato della Repubblica – scrive in una nota Giovanni Rolando, consigliere Pd della Commissione Cultura – s’è verificato un fatto molto grave: la mozione proposta dalla senatrice a vita Giuliana Segre, sopravvissuta all’olocausto, pur votata a maggioranza, non ha visto il consenso della destra. Siamo l’unico paese europeo dove la destra si compatta per non votare una proposta antirazzista presentata da una sopravvissuta all’olocausto. C’è di che meditare profondamente.
Ma anche di agire.
Questo fatto fa diventare di forte attualità l’iniziativa presa e portata avanti fin dalla scorsa coalizione di centrosinistra e fatta propria dall’intero consiglio per la collocazione a Vicenza di pietre d’inciampo la cui intitolazione è prevista per le vittime vicentine del nazionalsocialismo.
In data 4 ottobre 2019 ho presentato Interpellanza per chiedere all’amministrazione quale fosse lo stato dell’arte circa la realizzazione delle pietre d’inciampo, spingere per la posa delle pietre e l’installazione delle lapidi murarie all’esterno dell’ex carcere di s. Biagio e all’ex caserma di s. Michele a Vicenza; per la memoria dei 77 deportati vicentini a Mauthausen. Pur insistendo in Comune non si conosce ad oggi lo stato dell’arte.
La domanda è d’obbligo, formulata pubblicamente: A QUANDO LA COMMEMORAZIONE DEL MAGGIOR FATTO CHE COINVOLSE COSI’ TANTE PERSONE VICENTINE DEPORTATE NEI LAGER NAZISTI? a quando la posa delle pietre d’inciampo vicentine?
Appena ricordando che il 3 marzo di quest’anno è stata presentata la mozione , già approvata dal consiglio comunale a luglio 2017, “PER IMPEGNARE L’AMMINISTRAZIONE A POSIZIONARE LE PIETRE D’INCIAMPO DAVANTI ALLE ABITAZIONI DEI VICENTINI DEPORTATI NEI LAGER NAZISTI “ e “ A PREDISPORRE DUE LAPIDI MURARIE DA APPORRE ALL’ESTERNO DELL’EX CARCERE DI S. BIAGIO E ALL’ESTERNO DELLA EX CASERMA DI S. MICHELE A VICENZA”.
E ancora. A dicembre 2018 il Consiglio comunale ha approvato l’Odg n.40, presentato dai consiglieri comunali Balbi, Spiller, Rolando, Selmo, Tosetto, Colombara e Marchetti , con il quale si “impegna l’Amministrazione a dar corso al posizionamento delle pietre d’inciampo a Vicenza e ad apporre le lapidi murarie all’esterno delle carceri di S. Biagio ed ex caserma di S. Michele”.
Si cominci perciò a posare la prima pietra. Altre dovranno seguiranno.
Per quale data è fissata dall’Amministrazione la prima cerimonia di commemorazione per ricordare la partenza delle 77 persone deportate a Mauthausen e da cui fecero ritorno soltanto in quattro: tra le quali il solo superstite è il prof. Gino Massignan, accademico Olimpico, che ha compiuto nelle settimane scorse i 100 anni.
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