Politiche 2018, Potere al Popolo Vicenza: consegnate le firme per la presentazione della lista

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Domenica 29 gennaio, alle ore 11.30, davanti alla sede della Corte d’Appello di Venezia si sono riunite decine di persone provenienti dalle sette province venete per presentare le firme di cittadini e cittadini, compagne e compagni, abitanti nella nostra regione, in città e paesi, che hanno con slancio ed entusiasmo sottoscritto per la lista Potere al Popolo. Sono state migliaia le persone, uomini e donne, lavoratori, pensionati studenti, disoccupati, precari che hanno accettato la sfida che è stata lanciata solamente un paio di mesi fa dai compagni del Centro sociale Ex O.P.G. occupato di Napoli, molte di più del minimo necessario per poterci presentare.
Abbiamo cominciato appena la legge ce ne ha dato l’opportunità, con pochi giorni davanti a noi per trovare i certificatori, chiedere gli spazi dove fare i banchetti, preparare poco materiale a basso costo, convincere i cittadini a sottoscrivere, raccogliere i certificati elettorali di ciascuna persona, sistemare, controllare, contare, impacchettare e finalmente portare in tribunale tutto il necessario. Poco tempo dicevo ma che è diventato sufficiente poiché sia le persone interpellate per la vidimazione delle firme, sia la gente contattata per firmare ha risposto subito: #ACCETTOLASFIDA.

Anche nella nostra difficile provincia l’assemblea che rappresenta Potere al Popolo si è mossa instancabilmente e venerdì sera, alcuni di noi per ore hanno sistemato e conteggiato ogni firma ed ogni certificato, verso la fine con una forte emozione per il risultato così grande che non pensavamo di raggiungere. E verso le 23.00, i cellulari hanno cominciato a segnalare messaggi: da tutta Italia ci si diceva: ce l’abbiamo fatta; risultato raggiunto; quota superata; Vicenza c’è; Rovigo a posto; Trieste è pronta e per la seconda volta #ACCETTALASFIDA.
Nella provincia di Vicenza, in 7 giorni, da mercoledì al giovedì successivo, a Vicenza Città e in alcuni posti in 4 giorni abbiamo raccolto 717 firme per la Camera dei Deputati e 610 per il Senato della Repubblica (la differenza sta nella diversa età che le persone debbono avere per potere firmare sia l’un documento e l’altro) Quasi mille persone in 7 giorni, le nostre assemblee che in questi giorni si sono ingrossate di gente che non aveva partecipato prima poiché non aveva ancora saputo della nostra presenza.
E’ stata, sarà, una grande fatica ma sappiamo che non ci fermeremo e che le elezioni del 4 Marzo sono il primo passo per proseguire la lotta: tutte le assemblee in Italia, centinaia, hanno già detto che le elezioni sono un mezzo, non sono il fine; noi tutti siamo consapevoli che la sfida che abbiamo accettato si gioca nel campo avversario, nel territori della democrazia borghese, che non conosce altro sistema per dirimere la questione del potere se non quella di provare con leggi liberticide ed anticostituzionali come il Porcellum prima, il Mattarellum poi e il Rosatellum ora ( nomi idioti per leggi gravissime) a mettere il bavaglio agli avversari temibili, come noi, ma a costruire ponti e possibilità per coloro che già mangiano nella stessa greppia, anche se da lati leggermente diversi.
Ed una cosa ci inorgoglisce ancora di più: che nella costruzione delle liste dei collegi (in ogni territorio, dal basso, su suggerimento di compagni presenti nelle assemblee e con votazione per ogni nome) non ci sia stata la vergognosa canea che invece tutti gli altri hanno messo in scena. Le nostre liste sono pulite, ne fanno parte pochi “politici”; molti invece sono coloro che vengono dalla vita quotidiana, dal mondo del lavoro, dal precariato, dalle lotte contro la Pedemontana o per l’acqua pulita, dal mondo della scuola; persone che porteranno dentro la campagna elettorale e nelle piazze le loro esperienze di lotta e di vita.
L’unico nome che credo sia conosciuto in tutta Italia ma non perché politico quarantennale come tanti riciclati; figura simbolica di una lotta di popolo stroncata dalla Polizia di Stato con brutale e assassina violenza 17 anni fa a Genova; uomo colpito nel corpo martoriato (gambe e braccia spezzate dalle manganellate di agenti vigliacchi) ma non nello spirito rivoluzionario; simbolo europeo dei torturati: ARNALDO CESTARO compagno indomito di anni ed anni di lotta. Arnaldo Cestaro ha #accettatolasfida e sta con #poterealpopolo.
E per il programma? Anche il programma che abbiamo presentato è stato scritto a mille mani e vi chiediamo di andare a leggerlo nel sito www.poterealpopolo.org. Ciò che è scritto non sono promesse, è come noi crediamo debba essere il mondo e per cui lotteremo, giorno per giorno, se mai riusciremo ad avere le voci dentro il palazzo.
#POTEREALPOPOLO #ACCETTOLASFIDA.