Progetto Silva: spunta un possibile conflitto d’interessi tra Silva srl (gruppo Ecoeridania) e Ulss 7 Pedemontana

Dopo la sospensione del giudizio della Conferenza dei servizi lo scorso martedì, spunta un nuovo "caso"

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progetto Silva
Una delegazione del Comitato Tuteliamo la Salute in attesa di notizie davanti a Palazzo Nievo
Del progetto Silva ne avevamo parlato lo scorso martedì, dopo che la conferenza dei servizi era stata sospesa, al termine di una riunione di tre ore tra 13 portatori d’interesse (tra cui Comune di Montecchio Precalcino e Arpav), nella sede della Provincia di Vicenza, rinviando la decisione sull’impianto di smaltimento rifiuti al prossimo anno.
Quella stessa mattina, la commissione VIA aveva dato parere favorevole, seppur con prescrizioni, al progetto Silva nell’area dell’ex Safond-Martini a Montecchio Precalcino – ricordiamo che la volontà della ditta è quella di realizzare un impianto per il trattamento di rifiuti pericolosi chimici, sanitari e ospedalieri infettivi e non; le citate prescrizioni sono state immediatamente giudicate negativamente dal Comitato Tuteliamo la Salute, poiché il piano presenta numerose possibili conseguenze negative sull’ambiente e sulla salute dei cittadini.

Il ruolo del Covepa 

Il Covepa – Coordinamento Veneto Pedemontana Alternativa ha giocato un ruolo decisivo nel temporaneo blocco del progetto, grazie a una diffida inviata alla Provincia di Vicenza che ha sollevato dubbi sull’iter amministrativo, cito da comunicato stampa Covepa: “Non si può ritenere accettabile un progetto che presenta impatti ambientali e sociali già evidenti. Le prescrizioni non eliminano le criticità strutturali del progetto, ma ne mascherano la pericolosità rispetto agli approvvigionamenti idropotabili del Veneto centrale”.
In secondo luogo, il procedimento sarebbe stato sospeso per Approfondimenti giurisprudenziali legati alla salvaguardia dei pozzi acquedottistici, non ancora recepiti dalla Regione”. E poi, ci sono le “altre” prescrizioni, quelle sollevate dal Comune di Montecchio Precalcino nel corso del Consiglio comunale svoltosi sabato 6 dicembre: si dovrà verificare prossimamente se Silva srl sarà in grado di superare tali nodi; quest’ultima motivazione era stata dichiarata dal sindaco Fabrizio Parisotto ai propri concittadini e membri del Comitato, i quali stazionavano fuori da Palazzo Nievo fin dalle prime ore del mattino, in attesa di notizie.

Nuovi interrogativi su Progetto Silva

Dunque, oltre alle più volte citate zone di salvaguardia – approvate lo scorso agosto dal Consiglio di Bacino Ato Bacchiglione e non ancora ratificate dalla Regione -, da parte di Covepa sono sorti interrogativi sulla trasparenza del progetto: “tra i gli interessati all’impianto e i futuri beneficiari del servizio di riciclo dei rifiuti speciali nell’area Silva T44 potrebbero celarsi rapporti non chiariti. Il rischio è che interessi dei futuri fruitori prevalgano su quelli pubblici, in un contesto delineato dai partecipanti alla conferenza decisoria, contesto ambientale già critico per impatto acustico e aumento del traffico”.
Sta emergendo dunque uno scenario a tinte fosche con possibili conflitti d’interesse in fase decisoria.
Vicenzatoday.it ha proposto una lettura della vicenda: sussisterebbe infatti un potenziale conflitto di interessi legato al fatto che il gruppo Ecoridania è fornitore della Ulss 7 per quanto concerne il servizio di smaltimento dei rifiuti ospedalieri. Ricordiamo, infatti, che secondo alcune voci trapelate, pare che alla Conferenza dei servizi mancasse proprio il parere di Ulss.
Vedremo nei prossimi tempi se questo scenario poco chiaro sarà confermato.