Recinzione Campo Marzo, Rucco: “Possamai abbia il coraggio di farla per tutta l’area e dopo aver coinvolto la città”

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ex chiosco bar campo marzo

Da molti anni si dibatte sulla ipotesi di contrastare il fenomeno della microcriminalità urbana proponendo la recinzione di Campo Marzo – è scritto in un comunicato della Lista Rucco Sindaco – Più volte siamo stati proponenti di votazioni in aula finalizzate ad impegnare tutte le amministrazioni del passato affinchè si recintasse il principale Parco cittadino.

I cittadini, sempre interpellati, si sono dimostrati “tiepidi” rispetto a questa proposta che viene vista come soluzione estrema al problema sicurezza di questa area verde. La soluzione di recinzione avanzata dall’Amministrazione Possamai risulta poco coraggiosa, un tentativo di appropriarsi del titolo sulle politiche per la sicurezza del centro destra che aveva avanzato l’ipotesi di recinzione in campagna elettorale (Febbraio 2023), provocando reazioni scomposte e contrarie dal centrosinistra. La proposta appare come una vera e proprio alzata di resa di fronte all’incapacità di risolvere il problema del degrado e dello spaccio nell’area verde della Città.

Già nel 2017 la maggioranza a sostegno del Sindaco Variati si spaccò con la Lista Variati, capitanata da Colombara, assolutamente contrario alla ipotesi recinzione.

E appare sbagliato oggi pensare ad una recinzione parziale dell’area delimitandola al lato di Via dell’Ippodromo perché vorrebbe dire spostare il problema degrado e sicurezza a poche decine di metri verso Viale Dalmazia e zona Moresco oppure, ancor peggio, riversare le presenze dedite allo spaccio in pieno quadrilatero tra viale Milano e Viale Torino. Ricordiamo infatti che gli spacciatori non si estinguono. Casomai si spostano.

Possamai abbia quindi più coraggio – e su questo troverà il nostro sostegno- e vada a recintare tutto Campo Marzo grazie anche a quei fondi PNRR (circa 7 milioni di euro) che abbiamo portato alla città e che hanno lo scopo di rivitalizzare e rifunzionalizzare un’area che i Vicentini non frequentano più.

A fianco alla recinzione deve essere previsto anche un sistema di videosorveglianza adeguato, soprattutto nella fascia dal tramonto all’alba.

E lo faccia dopo aver consultato i Vicentini e dopo un confronto in aula con le forze della minoranza che rappresenta mezza città e su cui sarà importante trovare convergenze anziché dividerci, su una scelta comunque dirompente rispetto alla nostra tradizione che ha visto Campo Marzo sempre aperto.

Campo Marzo è il biglietto d’ingresso a Vicenza per chi arriva dalla Stazione, ma nel tempo è diventato l’immagine di un degrado che non è più accettabile, ma che non può essere risolto a piccoli assaggi come fa oggi il sindaco. Va messo in piedi un progetto complessivo ed un’azione di sistema che assicuri ai cittadini un vero cambio di passo nelle politiche per la sicurezza in questa parte di città, magari sospendendo i protagonismi della lotta politica e trovando le convergenze per fermare un fenomeno che non risolviamo con la politica dei piccoli passi.